Serie D, pazza pazza Caratese Che ”manita” a Legnago

 

Carate – Vai te a capire il football, ma soprattutto, vai te a capire la Caratese (però è squadra “femmina” essendo nata l’8 marzo e quindi…..) che dopo un digiuno di vittorie che durava sin dalla gara con il Trento, una lunga serie negativa costellata da innumerevoli sconfitte (solo un pari esterno contro la Virtus Vecomp sempre nel veronese), qualche umiliazione (lo 0 a 5 interno contro l’Olginatese), incredibilmente regala ai suoi tifosi un bel dono natalizio da riporre sotto l’albero.

Contro una fra le più quotate avversarie, lontano da casa, e ospite di una formazione depositaria del miglior attacco, 39 reti (gli azzurri hanno la peggior difesa con al passivo ben 35 gol subìti), del bomber e capocannoniere Correzzola (18 gol in 17 gare, capocannoniere assoluto in Italia fra tutte le 166 squadre di serie D) ecco, il team di Cortelazzi centra una clamorosa vittoria siglando una “manita” (come dicono in Spagna quando ne fai cinque) mandando in gol cinque personaggi diversi: Dalla Costa (poi espulso insieme all’altro bomber), Fioroni, il nuovo arrivato centravanti Leonardo D’Angelo, classe 1990 (ex Inter, Pavia, oggi di proprietà del Novara, che ad inizio stagione lo girò al Mantova), Buonanno e Rescio (su penalty). 

Semplicemente straordinario ed imprevedibile alla vigilia. Inutili i quattro gol locali (l’ultimo a recupero già scaduto) anche perché la Caratese, subìto il gol iniziale dei veronesi, è sempre stata avanti di due reti. Una bella dose di ossigeno per l’anemica graduatoria azzurra che affianca a quota 14 la Solbiatese, anch’essa sorprendentemente corsara a Cantù (dopo aver perso nel recupero settimanale in casa per 3 a 0 proprio contro il Legnago con tripletta del bomber di cui sopra). 

Adesso tutti a festeggiare con panettone e soprattutto pandoro (visto che il veronese porta abbastanza bene) con la speranza che il prossimo anno gli azzurri riescano ad ottenere l’ennesimo miracolo. Si ricomincerà da Cologno al Serio (pareggio all’andata a Carate), contro quella Colognese che cerca di rimanere in qualche modo aggrappata alla supercorazzata Mantova (pari e patta fra le due domenica scorsa), anche se il “piccolo Brasile” è destinato ad asfaltare questo torneo ; si ricomincerà – speriamo – con la stessa parola con la quale abbiamo chiosato lo scorso articolo. Fiducia. E noi continuiamo a crederci, anche perché, a quanto sembra, pare porti bene. Per chiudere, in casa azzurra si segnalano un paio di movimenti in uscita: svestono la casacca Borghesi e Bertolini: come previsto.
Sandro Manzoni

 

LEGNAGO-CARATESE 4-5
LEGNAGO: Ongarato, Vezù (38′ pt Casetta), Beghin, Friggi, Trevisani, Zerbato, Guardigli, Acka, Deinitte, Correzzola, Dragovic (15′ st Trincheri). Allenatore: Orecchia. 
CARATESE: Novembre, Gnaziri, Placida, Volpini, Brivio, Prandini, (15′ st Rescio), Rebuscini, Storno, Fioroni (1′ st rollo), D’Angelo (16′ st Buonanno), Dalla Costa. Allenatore: Cortelazzi.
Arbitro: De Pasquale di Marsala.
Marcatori: 11′ pt Correzzola (L.), 15′ pt Dalla Costa (Car.), 35′ pt Fioroni (Car.), 13′ st D’Angelo (Car.), 21′ st Casetta (L.), 38′ st Buonanno (Car.), 46′ st Trinchieri (L.), 47′ st Rescio (Car.) rig., 49′ st Guardigli (L.).
Note: spettatori 400 circa. Espulsi: Dalla Costa (Car.) e Correzzola (L.) per reciproche scorrettezze, Acka (L.) per fallo da ultimo uomo, Cortelazzi (all. Car.) per proteste. Angoli: 8 a 4 per il Legnago. Recuperi: 1′ + 4′.