Seregno – A piccoli passi le piazze centrali della città, a seguito delle opere di riqualificazione, vanno assumendo la fisionomia progettuale. Dopo la rinnovata pavimentazione con materiale di pregio, è il momento della messa a dimora degli alberi. Il centro città si arricchisce di piante che contribuiscono a cambiare totalmente il volto ai luoghi creando al tempo stesso un fascino particolare, come solo la natura sa offrire. Dopo piazza della Concordia, dove sono stati messi a dimora sei faggi piramidali, nei giorni scorsi è stato il turno di piazza Martiri della libertà, dove in tre spazi non contigui sono stati piantumati un abete normandiano e due olmi. Essenza quest’ultima che si rifà ad un passato lontano di 150 anni, quando il medesimo luogo era conosciuto come piazza degli Olmi, per via di un filare che esisteva davanti alla casa prepositurale e che portava alla chiesa collegiata. Una denominazione che risale a prima dell’Unità d’Italia, scoperta da una planimetria del 1850 esistente nella biblioteca Capitolare. Successivamente la toponomastica mutava in piazza Corridoni dal 1915 fino alla termine della seconda guerra mondiale per assumere infine il nome di Martiri della libertà.
E dalla prossima settimana interessata alla posa di una serie di alberi sarà piazza Risorgimento.
Paolo Volonterio