Seregno: Mason e Pellucchiin rassegna al Mistral Café

Street art e astrattismo conquistano il Mistral Cafè. Fino a venerdì 15 aprile il locale di via Campania 1a Seregno ospita le tele di Walter “Sirwolly” Mason e Sara “Shifter” Pellucchi. La mostra è stata inaugurata venerdì 25 marzo.
Seregno: Mason e Pellucchiin rassegna al Mistral Café

Seregno –  Street art e astrattismo conquistano il Mistral Cafè. Fino a venerdì 15 aprile il locale di via Campania 1 ospita le tele di Walter “Sirwolly” Mason e Sara “Shifter” Pellucchi. La mostra, organizzata dall’associazione “Mikero Art”, è stata inaugurata venerdì 25 marzo. Un gran numero di persone ha vistato il bar curiosando tra le opere d’arte collocate nelle diverse aree. La soddisfazione dei due gestori di “Mikero Art” Michelangelo Anastasi ed Eroska Marelli Raszka si è fattasentire. Anche il titolare del Mistral Cafè Fabiano Diotti si è mostrato raggiante per il successo dell’iniziativa.
«Il nostro locale – ha spiegato Diotti – punta su eventi mirati. Abbiamo fatto qui le selezioni per Miss Italia. Questa è la prima volta che guardiamo all’arte. Sicuramente i nostri clienti stanno gradendo l’evento». L’assessore allo Sport e alle Attività Giovanili Nicola Viganò, presente all’inaugurazione, ha apprezzato il lavoro svolto da “Mikero Art”. In tutte le sale si possono ammirare i lavori dei due giovani artisti. «Dal 2000 – ha raccontato Mason – dipingo per piacere e per provocare qualcosa a chi osserva la mia opera. Sono partito dal segno per dipingere quadri che deve essere lo spettatore a valutare e a darne un significato. I maestri a cui mi ispiro sono Klimt e Giger. Negli ultimi tempi mi sono concentrato sulla street art».
Tra i quadri di Sirwolly vanno segnalate delle farfalle fatte con la tecnica del collage e un uomo che vomita tubi. Molto interessante è anche “L’impossibile”, unica opera titolata che mostra un cappio con il quale non ci si può impiccare. I suoi quadri vedono anche l’utilizzo di abiti e altri oggetti impressi sulla tela, seguendo i dettami dell’arte informale. «Walter è molto in gamba – ha precisato Marelli Raszka – e potrebbe andare molto oltre a quello che ha. Il nostro lavoro è sempre lo stesso: trovare locali per valorizzare artisti locali».
Shifter presenta delle sue tele e fotografie già esposte inpassato e alcuni lavori inediti. I suoi tratti astratti pongono sempre allo spettatore quesiti sul senso dell’opera. «In “Celestiale” – ha spiegato la pittrice – ho voluto mostrare ii conflitti che si possono avere con dogmi della religione. In “Scia del campo A” e “Scia del campo B” noi siamo come un gambero che fa la muta o un albero che perde le foglie: ci scrolliamo di dosso le cose vecchie per acquistarne di nuove». Dai dipinti minimali si passa ai complicati effetti ottici della op art. La mostra coniuga due pittori differenti i cui lavori possono coabitare, grazie a un allestimento creato a regola d’arte negli spazi del bar.
Leonardo Marzorati