Seregno – Un’atmosfera di commozione ha caratterizzato sabato 14 l’inaugurazione ufficiale della comunità pastorale di San Luca in Seregno, che ha riunito le parrocchie di Sant’Ambrogio, San Carlo e della Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto. In una chiesa di Sant’Ambrogio gremita all’inverosimile, il vicario episcopale monsignor Armando Cattaneo ha presieduto una santa Messa che è stata concelebrata da tutti i sacerdoti coinvolti in questo percorso e dall’abate dell’Abbazia olivetana di via Stefano da Seregno dom Luigi Gioia.
La funzione, accompagnata dalle corali delle tre parrocchie, dirette da Carlo Pozzoli, è stata aperta dal decano monsignor Silvano Motta, che ha letto il decreto di istituzione, firmato all’inizio di settembre dal cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, in cui è stata evidenziata la necessità a livello diocesano dell’introduzione di uno strumento di azione pastorale nuovo, per fare fronte alla contingenza della diminuzione quantitativa del clero, e che all’unificazione delle tre realtà interessate si è arrivati dopo aver constatato come vi fosse già «un cammino di pastorale d’insieme significativo».
Nell’omelia monsignor Cattaneo ha sottolineato che «il momento che stiamo vivendo è paragonabile a quello della fondazione delle tre parrocchie, che ora sono chiamate ad uscire dagli schemi delle loro abitudini consolidate. Il crollo del mondo non ci deve fare paura: solo così ci libereremo dalle incrostazioni e dai timori. In una società che cambia a gran velocità, non può rimanere sempre eguale a se stessa solo la chiesa, che con il Vaticano II ha del resto accettato la sfida della modernità».
In conclusione, don Giovanni Olgiati, responsabile della comunità, si è assunto l’onere dei saluti: «Ringrazio il vicario per l’incoraggiamento. Ci attende un percorso di novità, ma non stiamo andando allo sbaraglio».
P.Col.