Seregno – Due casi di lupara bianca potrebbero essere maturati nel contesto operativo della ‘ndrangheta brianzola, decapitata dalla maxi inchiesta che la scorsa settimana ha portato a una lunga serie di arresti. Il caso più clamoroso è probabilmente quello di Rocco Stagno, classe 1957, casa a Varedo, conosciuto negli ambienti malavitosi come «zio Rocco», essendo lo zio di Antonio e Gianluca Stagno, e già condannato per omicidi e per la sua appartenenza a organizzazioni di stampo mafioso. Dapprima impiegato in un’azienda di Verano Brianza di proprietà degli Stagno e poi titolare di un laboratorio in quel di Varedo, Rocco Stagno era ritenuto un uomo fidato di Carmelo Novella e a lui sono riconducibili numerose estorsioni ai danni di esercizi pubblici sul territorio della Brianza fino all’anno passato, quando i familiari più stretti ne hanno denunciato la scomparsa ai carabinieri di Varedo. Solo recentemente è stata ritrovata la sua autovettura. L’altra possibile vittima è Antonio Tedesco, classe 1963, soprannominato «l’americano», nonostante sia nato Australia, e abitante a Paderno Dugnano. Titolare di un’impresa di scavi nel suo Comune di residenza e di una ditta individuale nel Potentino, a differenza di Stagno Tedesco non compare nell’indagine appena terminata, ma il suo nome rimbalza in quanto accreditato di contatti con esponenti di spicco della struttura malavitosa sia in Lombardia che in Calabria. In particolare, lo si considerava legato ad Andrea Ruga, uomo di punta della ‘ndrangheta calabrese, spesso e volentieri protagonista di blitz nel milanese. In uno di questi, nel marzo dello scorso anno, Ruga ha pianificato a Bollate un’azione intimidatoria nei confronti di un ufficiale giudiziario del Comune di Rho e a Tedesco è stato affidato il compito di farsi portavoce dell’ambasciata. Il mese seguente, la moglie ne ha segnalato la scomparsa ai carabinieri di Paderno Dugnano. Come per Rocco Stagno, gli inquirenti solo da poco hanno rinvenuto la sua automobile. Il sospetto che sia stato tolto di mezzo è avvalorato da un’intercettazione ambientale di un successivo incontro con protagonista Ruga, che dà per scontata la sua assenza.
P.Col.