Seregno: "cassa" alla Cifer,sì dal ministero per due anni

Seregno – Il ministero del Lavoro ha approvato ieri a Roma l’accordo raggiunto lo scorso venerdì tra i rappresentanti sindacali delle maestranze e la proprietà della «Ceramiche industriali Fer», la ditta di Seregno destinata a cessare definitivamente la sua produzione il prossimo 30 aprile. A ciascuno degli ottantasei dipendenti, pertanto, a far data dal giorno successivo alla chiusura, sarà riconosciuto un periodo di cassa integrazione straordinaria di due anni (nello specifico, l’intesa parla di dodici mesi, rinnovabili in seguito per lo stesso lasso temporale).
Ora le parti dovranno sedersi attorno ad un tavolo nelle settimane a venire, probabilmente dopo Pasqua, per esaminare la possibilità che i singoli possano fare ricorso alla procedura di messa in mobilità: il nodo, da questo punto di vista, appare la quantificazione dell’incentivo economico da riconoscere a chi si avvarrà di questa opportunità.
Da sottolineare è che la multinazionale tedesca Rauschert, che detiene da sei anni la titolarità dell’azienda seregnese, manterrà anche dopo la dismissione della fabbrica un’unità di eccellenza in città, che comprenderà una decina di persone e si occuperà di ricerca, sviluppo, assistenza tecnica e commerciale. Da definire è in questo caso la sua sede, poiché il plesso di via Pacini 49 appare di dimensioni eccessive rispetto alla necessità.
P.Col.