Brugherio – Oltre 20 chili di droga sono stati sequestrati giovedì mattina all’Edilnord dai carabinieri locali e dai colleghi della stazione di Greco Milanese. A Brugherio che qualche mese fa è stata scelta come base da una coppia marocchina, professionista dello spaccio. Si tratta di un uomo di 43 anni pluripregiudicato e della compagna di 30, genitori di un bimbo di un anno trovato in casa al momento della perquisizione. Erano circa le 8 del mattino di giovedì quando quindici uomini dell’Arma sono entrati in azione nel quartiere residenziale di via Volturno, proprio mentre il padre di famiglia usciva di casa. L’uomo è stato bloccato, mentre i carabinieri hanno setacciato l’appartamento al primo piano del palazzo Portici 3.
Qui, hanno trovato la donna e il bambino ed è proprio nel girello del piccolo che sono stati rinvenuti 500 grammi di cocaina. Il grosso della partita però era costituito dall’hashish: 20 chili ben nascosti nel garage. Le manette sono scattate immediatamente e ora i militari cercano di far luce sui confini del traffico che si suppone ben più ampio.
L’indagine è partita da Milano, metropoli nella quale avvenivano tutte le illecite attività della coppia. In Brugherio nessuno dei vicini ha saputo infatti dire molto dei due marocchini che in città arrivavano solo per la notte. I carabinieri di Greco Milanese hanno registrato il collegamento tra Milano e la Brianza e attivato i colleghi di Brugherio e la polizia locale per le osservazioni del caso, fino al giorno dell’operazione congiunta cui hanno preso parte anche gli uomini della Benemerita di via Dante. Sulla presenza dei criminali nell’appartamento di Brugherio sono ancora in corso accertamenti. La coppia infatti non risultava residente e agli atti non ci sono contratti d’affitto.
Un altro aspetto da chiarire è perché il 43enne risultasse libero. Il suo “curriculum” è un ricettacolo di reati e condanne e già nel 2006 fu arrestato per il possesso di circa mille chili di droga. In precedenza altri sequestri e rapine. Peraltro, tra un arresto e l’altro, gli sarebbe stato revocato misteriosamente il decreto di espulsione. Sposato con una marocchina che vive in Magreb, ha un figlio di 18 anni affidato ai servizi sociali e ha avuto un secondo con l’attuale compagna di vita e di spaccio. Il lavoro d’indagine della stazione di Greco Milanese ha portato alla convinzione che anche le sue ultime attività fossero particolarmente intense, con elevatissimi margini di guadagno. Sembra che si trattasse di un grossista e che cedesse le robuste partite ad altri connazionali destinati poi a piazzarle sul mercato al dettaglio.
Valeria Pinoia