Paderno Dugnano – E’ di Paderno Dugnano l’uomo che lunedì ha lanciato un appello in tv, al Tgr della Rai, per ritrovare la propria identità. Il mistero del 40enne smemorato si è risolto martedì. L’uomo, trovato in una piazzola dell’autostrada in località Novate Milanese (e non Nova come indicato in un primo momento) il 27 dicembre scorso in stato confusionale e senza alcun documento addosso era stato poi ricoverato all’ospedale San Gerardo di Monza fino a sabato. Quindi era stato trasferito al Centro di aiuto per persone senza fissa dimora di via Ferrante Aporti a Milano. E proprio da lì aveva lanciato un appello rivolto a parenti e conoscenti, rimbalzato sugli organi di stampa e sulle reti televisive nazionali. Unici due segni particolari: un leone tatuato sul petto e una cicatrice sul gomito.
Martedì mattina i familiari dell’uomo, che non avevano sporto denuncia, dopo averlo visto in tv, hanno preso contatti con il centro di accoglienza riabbracciando il loro “Raffaello”, nome di fantasia che ha dato Silvia Fiore, la responsabile del dormitorio. E’ proprio la Fiore a rendere noto che la famiglia risiede in Brianza, a Paderno Dugnano per l’esattezza, e si è subito stretta attorno al proprio congiunto richiedendo però il massimo riserbo. L’uomo dopo il ricovero era parso in buone condizioni fisiche e mentali, anche se, per cause che non sono state rese note, ha completamente perso la memoria. Ricorda solo ciò che aveva fatto negli ultimi 20 giorni, vale a dire dal momento del ritrovamento. Nulla riguardo alla causa del black out. E ancora meno del suo passato e con chi lo abbia condiviso.