Monza – Arrabbiati, tanto, per essere stati avvisati all’ultimo momento, con poche soluzioni immediate per trovare “casa” ai figli per il giorno dopo, a scuole chiuse. Confusi, per una notizia giunta in prima battuta da facebook, quando già da due giorni la neve imbiancava ogni cosa. Disorientati, con i cellulari ormai bollenti, a chiamare altri genitori, gli insegnanti, persino il Comune, a tarda sera, per avere una conferma, una spiegazione. Agitazione e incertezza, quando i figli, specie i più piccoli, erano già a nanna, con la cartella pronta per entrare in classe il giorno dopo.
I genitori monzesi hanno preso una palla di neve in pieno volto alle 21 di mercoledì 1° febbraio, quando hanno avuto dalla pagina ufficiale del Comune su facebook la notizia della chiusura delle scuole per oggi, giovedì 2 febbraio. «Piano neve: il Sindaco ha appena disposto la sospensione dell’attività didattica nelle scuole di Monza e del mercato del giovedì». E’ la comunicazione apparsa che ha scatenato il delirio.
Passi per il mancato mercato in piazza Trento e Trieste, ma la chiusura di tutte le scuole, pur toccasana, con ogni probabilità, per gli ingorghi del traffico, ha spalancato un modo di problemi per numerose famiglie. Tantissime le telefonate anche alla segreteria della nostra redazione. C’è anche chi, ignaro di tutto, ha accompagnato i figli a scuola come ogni giorno.
Alfonso Di Lio, dirigente del comprensivo Salvo D’Acquisto, ma anche assessore alla Cultura, ha saputo della chiusura mercoledì sera alle 21, come tutti, con la comunicazione da parte del responsabile dell’ufficio scolastico. “Ho subito avvertito coordinatori di plesso e presidente consiglio d’istituto – racconta Di Lio – ed è immediatamente partita una catena di telefonare e messaggini”. Ma gli studenti del suo comprensivo sono 1.400. Facile immaginare che qualcuno abbia saputo della chiusura solo dopo alcune ore. Risultato: oggi 16 bambini, 8 delle elementari e 8 della materna, sono arrivati a scuola. Tutti i plessi sono comunque aperti, con la presenza di insegnanti e personale Ata. Gli studenti giunti ugualmente a scuola vi rimarranno sino al normale orario di lezioni. Garantito anche il servizio mensa.
Anna Cavenaghi, dirigente del quarto circolo, ha cercato di avvertire tutti i genitori con un “tam tam” telefonico. A complicare le cose il sito del Comune, inaccessibile per ore. Oggi le scuole dirette da Cavenaghi, tre in totale, hanno in classe 34 bambini. “Ho cercato di avere notizie certe dalla 21 alle 23, impossibile collegarsi al sito comunale, impossibile gestire le tante telefonate e raggiungere tutti”, racconta una mamma con una figlia alla media Zucchi, comprensivo Anna Frank. Qualcuno ha cercato disperatamente di avere notizie anche dalla polizia locale. “Ho saputo della chiusura ben oltre la mezzanotte – racconta un’altra mamma dell’elementare Raiberti – così non ho potuto fare altro che rimanere a casa dal lavoro”.
E una mamma con i figli al liceo Frisi rimarca il cattivo messaggio educativo che la vicenda manda ai ragazzi, mentre si dice pronta a scrivere lettere di protesta a chi di dovere. E c’è anche chi, come il papà di un bimbo della scuola materna Cazzaniga, ha saputo la notizia dal sito ilcittadinomb.it.
Ed ora altre preoccupazioni: domani che si fa? Scuole chiuse o aperte? Dalla pagina facebook del Comune una nuova comunicazione: oggi pomeriggio si decide. Non resta che attendere.