Sarà di nuovo tripudio di luci e botti sabato sera, a San Giovanni Bianco. Tutto in onore della Sacra Spina, la reliquia della corona di Cristo che il paese conserva gelosamente dal 1495, l’anno in cui il soldato Vistallo Zignoni la portò da Venezia.
Una tradizione, quella legata alle cerimonie religiose e profane, che negli anni non ha conosciuto cedimenti attirando sempre migliaia di fedeli. Sarà così, probabilmente anche stasera e domani, per gli appuntamenti clou, a conclusione di nove giorni di preghiera. Alle 16, nella chiesa prepositurale, la Messa di apertura della festa presieduta dal prevosto don Luigi Manenti e accompagnata dal canto della «Corale dell’Amicizia» di Costa Serina. E, come vuole la tradizione, saranno il parroco, un fabbriciere e il sindaco (Marco Milesi) ad aprire il tempietto che custodisce la reliquia. Una cerimonia che sta a indicare l’appartenenza della Spina a tutta la comunità.
La reliquia, quindi, sarà esposta solennemente sull’altare maggiore. Alle 19 la Messa solenne presieduta da monsignor Gianluca Rota, con i canti del coro «Auriga» di San Giovanni Bianco. Alle 20,30, quindi, il concerto in piazza della banda musicale «Ghilardi» e alle 21,30 il grande spettacolo pirotecnico affidato quest’anno alla ditta Bruscella di Modugno (Bari). Nel frattempo il paese sarà già stato illuminato da migliaia di lumini posizionati sulle case, sui ponti e nei prati, con il contributo dei volontari del «Gruppo Sacra Spina». Mentre sui colli delle frazioni saranno accesi i falò. La festa proseguirà anche al luna park e sulle bancarelle del centro.
Domenica le celebrazioni alle 7, alle 8 e alle 9. Alle 10,30 la solenne concelebrazione presieduta da monsignor Davide Pelucchi, vicario generale della diocesi. Accompagnerà la celebrazione il canto del coro «Auriga» di San Giovanni Bianco. Nel pomeriggio, con inizio alle 15,30, la processione con la reliquia presieduta dal vescovo Francesco Beschi. Nel tragitto che percorrerà i ponti del paese sarà portato anche il grande Crocifisso realizzato da un blocco unico di tiglio da Matteo Mosca di Santa Croce: alto oltre quattro metri sarà portato dai trentatreenni del paese, mentre le coetanee porteranno altri segni della Passione di Cristo. In processione anche decine di Confraternite religiose provenienti da tutta la Lombardia e le bande musicali di San Giovanni Bianco e Vedeseta.
Alle 18, quindi, il solenne pontificale presieduto dal vescovo Beschi con l’accompagnamento del coro «Santa Maria Annunciata» di Serina. Alla conclusione della celebrazione la riposizione della reliquia nel tempietto.