Roncello – Suap2: il Comune perde il primo round contro la Provincia. In settimana, infatti, il Tar ha accolto la richiesta dell’ente brianzolo ed ha ordinato la sospensione dei lavori nel cantiere di via Leonardo da Vinci in attesa della sentenza di merito che dovrebbe arrivare il 14 giugno. Quel giorno il tribunale amministrativo esaminerà nel dettaglio il ricorso presentato dalla giunta di Dario Allevi contro la realizzazione dell¿insediamento industriale che avrebbe dovuto ospitare, tra l¿altro, una nuova sede di Alstom.
«Sarò contento – afferma Allevi – solo dopo che avremo vinto l’intera partita. Il Comune ci ha dichiarato guerra: prima ha deciso, in modo scellerato, di proseguire in questo progetto nonostante il nostro parere negativo, poi ha addirittura chiesto l’annullamento del nostro piano urbanistico con un ricorso nonostante il suo Piano di governo non sia tra quelli sottoposti al nostro giudizio. Si è attaccato a motivazioni generiche, criticando i criteri utilizzati per vincolare le aree agricole strategiche».
Sull’operazione Suap2 il presidente non vede margini di accordo: «In parte – precisa – ricade nella rete verde regionale». Oltretutto nasce macchiata da un peccato originale impossibile da lavare: «È figlia – dice – dello Suap1 su cui la Provincia di Milano ha imposto prescrizioni precise: per avere via libero il privato avrebbe dovuto creare una fascia boschiva per mitigare l’impatto delle costruzioni. Non solo non l’ha fatto, ma pretende di ampliare il polo industriale».
Questo il versante monzese della vicenda. A Roncello, invece, il sindaco Davide Giacomin confida ancora nel fatto che la vicenda possa risolversi e il cantiere ripartire. «Il Tar – spiega – ha voluto approfondire solo la pare che riguarda il corridoio ecologico, rispetto a tutti gli argomenti che erano stati sollevati dalla Provincia e a tutto ciò che è stato detto. A riguardo, stiamo raggiungendo un accordo con il comune di Trezzano Rosa e gli agricoltori; un altro elemento positivo è che la discussione è stata fissata a tempo brevissimo, il 14 giugno».
Di tutt’altro avviso invece Ezio Calloni, capogruppo di «Insieme per Roncello», lista di opposizione che si è apertamente – e più volte – schierata per il no all’insediamento in via Leonardo da Vinci, partecipando anche alle conferenze dei servizi della scorsa estate. «Ha vinto la legalità – ha commentato in settimana Calloni – e la sospensiva non fa che confermare tutto ciò che diciamo ormai da mesi».
Intanto, Alstom Grid – che aveva manifestato il proprio interesse a trasferire a Roncello la propria attività, unificando le sedi di Milano e San Pellegrino – sembra sempre più lontana dall¿orizzonte di via Leonardo da Vinci. «Non abbiamo più alcun contatto da dopo Natale – conferma Giacomin -, è presumibile che abbia guardato altrove. A questo punto altre prospettive su futuri occupanti dell’insediamento potranno emergere quando la questione Tar sarà risolta».
Monica Bonalumi
Letizia Rossi