Rischio sedativo per i cavalliSonno forzato per 10 purosangue

Hanno rischiato grosso i cavalli del maneggio all'interno del Parco. Hanno rischiato di essere sedati. Dieci purosangue hanno corso questo rischio: troppo forte, per loro, il rumore dei fuochi. Per gli altri sessanta ospiti della struttura il rimedio era cotone nelle orecchie.
Rischio sedativo per i cavalliSonno forzato per 10 purosangue

Monza – Che rischio che hanno corso i cavalli nel Parco. I dieci purosangue, per natura i più esuberanti tra i settanta cavalli ospitati nelle scuderie del maneggio del Parco, dovevano sedati preventivamente. Troppo pericoloso, per loro, il rumore dei fuochi. Per gli altri non restava altro da fare che vedere come avrebbero reagito agli scoppi dei fuochi d’artificio e alla musica a tutto volume. Era preoccupato Renato Campini, responsabile del centro ippico Santa Maria La selva, all’idea di dover gestire insieme ai suoi collaboratori e ai proprietari degli animali la serata pirotecnica in programma domani nel prato dell’ex ippodromo.

«Che assurdità» – «Una decisione assurda – commentava Campini prima del dietrofront comunale -. Con tutto il Parco a disposizione non capisco perché abbiamo scelto di spostarlo proprio qui. Noi staremo accanto ai cavalli, pronti a intervenire in caso qualcuno inizi a imbizzarrirsi, ma decliniamo ogni responsabilità verso eventuali danni che i cavalli spaventati dallo scoppio dei fuochi d’artificio potranno procurare a cose o persone». Il timore, infatti, era che gli animali spaventati e in preda al panico potessero sfondare le porte del maneggio e fuggire al controllo. Un’eventualità che li avrebbe resi estremamente pericolosi per le migliaia di persone che domani sera si sarebbero accalcati nel prato dell’ex ippodromo per assistere al tradizionale spettacolo di fuochi d’artificio in occasione della festa del santo patrono.

Cotone nelle orecchie
– Ad appoggiare Campini nella sua protesta erano state una trentina di persone del centro ippico e dell’allevamento della Valle mulini, oltre a qualche privato. «Abbiamoscritto al prefetto, al questore, al Comune e agli amministratori del parco, ma fino a oggi nessuno ci ha risposto», precisa. «Non possiamo certo sedare preventivamente tutti i cavalli, non sarebbe nemmeno lecito, lo facciamo solo con i purosangue perché ne conosciamo l’indole – ipotizzava Campini – a tutti metteremo del cotone nelle orecchie per cercare di attutire i rumori, e poi non ci resta che sperare che vada tutto per il meglio». Nelle scuderie domani sera, oltre a Campini e ai suoi collaboratori ci sarebbero stati anche un veterinario, pronto a intervenire tempestivamente sugli animali in caso di pericolo. Il sedativo – ricorda lo stesso responsabile del maneggio – fa però effetto in cinque minuti circa. «Sarà quindi necessario monitorare molto attentamente le reazioni di ogni singolo cavallo, per cercare di prevenire in tempo eventuali reazioni inconsulte ».

Nessun preavviso
–  A mandare su tutte le furie Campini e gli altri firmatari della protesta era stato anche il pochissimo preavviso con cui l’amministrazione comunale ha informato del cambio di location. «Ci hanno informato solo dieci giorni fa, senza per altro chiederci alcun parere in merito a questa scelta che reputo insensata. Io non devo essere messo in apprensione in questo modo perché qualcuno ha fatto una scelta sbagliata».
Sarah Valtolina