Monza – La proposta di modifica dell’articolo 18 si traduce in costi troppo elevati per quasi un’impresa lombarda su 3, in particolare a Milano, dove la percentuale dei preoccupati tocca quasi il 35%. Anche se la maggioranza degli imprenditori lombardi si dice favorevole a una riforma del mercato del lavoro: di questi, il 24,4% appoggia pienamente la proposta del governo, in particolare a Monza e Brianza (26,3%), mentre il 26,5% chiede di apportare modifiche secondo quanto previsto dal “modello tedesco”.
È quanto emerge da un’indagine sulla riforma del mercato del lavoro e l’articolo 18, realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, che ha coinvolto oltre 600 imprenditori lombarde. La ricetta per lo sviluppo per la maggioranza delle imprese lombarde passa dalla riduzione della tassazione su imprese e lavoratori: a Milano quasi una impresa su 3 chiede di abbassare il costo del lavoro, a Monza e Brianza oltre una su 4 vorrebbe allentare la pressione fiscale sui lavoratori per far ripartire i consumi.
Ma gli imprenditori lombardi si scoprono essere però anche generosi: preferiscono infatti investire in scuola e innovazione (17,5%), piuttosto che domandare agevolazioni per se stessi attraverso una riduzione della pressione fiscale sui redditi da impresa (15,8%). Ed inoltre, si fanno carico anche dei problemi economici degli enti locali, tanto che solo il 6,5% richiede di ridurre le imposte locali.