Monza – Clima già caldo nel centrodestra lombardo per la corsa alla presidenza della Regione Lombardia, dopo la fine dell’era Formigoni. Lega e Pdl ribattono a distanza. «Proviamo a vincere da soli senza seguire Fini o Casini», dice Matteo Salvini, segretario regionale in onda su La7. Il leghista ha ribadito il sostegno alla candidatura di Roberto Maroni. «Per continuare il buon governo magari i lombardi saranno così matti da scegliere solo la Lega, magari c’è una parte di centrodestra che non si riconosce in Formigoni-Albertini. C’è una parte del centrodestra che sa cosa significa nel sistema Formigoni l’onnipresenza costante di CL in tanti spazi… La sanità è buona, però un pò di apertura al mercato male non fa».
Dal Pdl risponde direttamente Silvio Berlusconi, che ritiene che la Lega Nord non possa aspirare alla presidenza della Lombardia in alleanza col PdL. Rispondendo a una domanda per il nuovo libro di Bruno Vespa, ha detto che è impossibile che il Pdl rinunci alla Lombardia. «Deciderà l’ufficio di presidenza del nostro movimento, ma escludo che si arrivi a una scelta del genere. La Lega ha già la presidenza di due regioni importantissime. È impossibile che il Popolo della Libertà possa rinunciare anche alla Lombardia», risponde Berlusconi.
Il governo della Lombardia è caduto per i numerosi scandali giudiziari, che hanno interessato quindici eletti su ottanta. Decisivo l’arresto dell’assessore alla casa Domenico Zambetti con l’accusa di aver comprato voti dalla ‘ndrangheta.