Triuggio – Rapina rocambolesca quella in cui si è trovato coinvolto stamattina Vincenzo Verzeni, 55 anni, assessore all’ambiente, protezione civile, polizia locale, commercio, mobilità e gemellaggi. Direttore della Banca Popolare di Lodi di corso Garibaldi a Seveso, per aiutare la sua impiegata, colta da improvviso malore, non ha esitato ad allungare la carta d’identità ai rapinatori e alla fine li ha persino inseguiti, rischiando di venire investito. Sono le 9.15, quando nell’istituto di credito entrano due uomini. Volto scoperto, piuttosto bassi, hanno modi spicci, vanno dritti alla cassa: mani in tasca, logico pensare che avessero un’arma. Alal richiesta di soldi un’impiegata allunga le banconote per un valore di 3500 euro, poi si sente male. I due allora pensano alla fuga e vogliono legare direttore e impiegata e chiuderli in bagno. L’assessore li prega di non farlo, la ragazza si sente male, non possono immobilizzarle i polsi con dei laccetti in plastica (che i furfanti prendono dalle tasche) e tanto meno costringerli nella toilette. Alla fine obbligano Verzeni a dare loro la carta d’identità. Il messaggio è chiaro: sappiamo chi sei, stati attento.
A questo punto imboccano l’uscita e saltano a bordo di un’auto, in cui si trova un complice. La vettura sta per partire in direzione Barlassina quando il direttore di banca scende in strada e si piazza esattamente davanti all’automobile. I rapinatori lo sfiorano, per poco lo investono, ma intanto Verzeni li ha costretti ad andare verso il centro di Seveso, rischiando di rimanere bloccati davanti alle sbarre del passaggio a livello della linea Milano-Asso. A furfanti lontani scatta la richiesta d’aiuto ai carabinieri.