Quadruplicamento della ChiassoSvizzeri: l’Italia non lo vuole fare

Il quadruplicamento della linea ferroviaria Milano-Chiasso? Finito in un cassetto. Il grido di allarme viene dal direttore dell'Ufficio federale svizzero dei trasporti Peter Fueglistaler: interesse dell'Italia è solo di «migliorare il grado di efficienza nell'utilizzo dei binari».
Quadruplicamento della ChiassoSvizzeri: l’Italia non lo vuole fare

Monza – Il quadruplicamento della linea ferroviaria Milano-Chiasso? Finito in un cassetto. Il grido di allarme viene dal direttore dell’Ufficio federale svizzero dei trasporti Peter Fueglistaler che ha riferito, a proposito di un incontro con una delegazione italiana, che interesse del Bel Paese è solo di «migliorare il grado di efficienza nell’utilizzo dei binari» e non di migliorare o potenziare l’infrastruttura.

Il quadruplicamento, dal costo stimato di 1,4 miliardi di euro, sarebbe propedeutico per completare la linea su ferro che, dal 2016, verrà aperta da Alptransit, in terra elevetica, dove è inibito il trasporto di merci su gomma.

A dare manforte alle dichiarazioni di Fueglistaler, anche un comunicato stampa delle Ferrovie dello Stato: «sul versante italiano – si legge – la linea ferroviaria per essere adeguata ai flussi di traffico previsti oltre il 2019 necessita solo di upgrading tecnologico a costi contenuti. Per l’asse ferroviario Milano-Chiasso – – Rete Ferroviaria Italiana – aggiungono da Fs – ha già operativa la nuova galleria di Monte Olimpino, che quadruplica i binari dalle porte di Cantù (Bivio Rosales) fino a Chiasso».

L’assessore provinciale comasco ai Trasporti, Patrizio Tambini, dice che il progetto di quadruplicamento si è «smarrito» nel 2010: «Fino all’anno scorso era nel quadro della programmazione regionale. ora non vorrei che, con i tagli imposti dalla Finanziaria, avesse subito qualche rallentamento».