Provincia addio, artigiani delusiMa l’Unione pensa ai lati positivi

C'è anche la voce degli artigiani di Monza e Brianza nel coro dei delusi per il riordino delle Province voluto dalla spending review del governo Monti e il ritorno di Monza nell'area metropolitana insieme a Milano. Anche se l'Unione vuole anche trovare un lato positivo.
Provincia addio, artigiani delusiMa l’Unione pensa ai lati positivi

Monza – C’è anche la voce degli artigiani di Monza e Brianza nel coro dei delusi per il riordino delle Province voluto dalla spending review del governo Monti e il ritorno di Monza nell’area metropolitana insieme a Milano. Anche se l’Unione vuole anche trovare un lato positivo.
«Avevamo sostenuto con convinzione – sottolinea il segretario dell’Unione artigiani di Monza e Brianza, Marco Accornero – le ragioni alla base del mantenimento dell’autonomia quali numero di abitanti, pil e forte sentimento indipendente. Siamo rimasti amareggiati nell’apprendere che questa nostra posizione non abbia avuto riconoscimento e si sia proceduto verso l’accorpamento con Milano. In ogni caso, anche in questo nuovo scenario, Monza e la Brianza non ritornerebbero semplicisticamente con Milano, ma con la metropoli meneghina daranno vita, insieme, alla nuova città metropolitana. Ognuno con le proprie peculiarità ed eccellenze».

Restano aperte le speranze per una revisione della decisione. «Avevamo, e continuiamo ad avere, tutte le condizioni per restare provincia autonoma. Se ciò non dovesse avvenire però, reputiamo come minore dei mali la soluzione della Città Metropolitana con Milano: l’economia di Monza e Brianza è in parte verso l’estero e in parte verso Milano, molto meno verso le province di Varese, Como e Lecco. E in vista dell’Expo 2015 Monza e la Brianza potranno senza dubbio giocare un ruolo più centrale affiancando Milano».