Province, Monza trema davveroPatroni Griffi: «Le dimezzeremo»

«Sì, confermo il dimezzamento. Quando si è partiti con la riduzione improvvisamente molti sono diventati per l'abolizione totale, forse perchè si è capito che facevamo sul serio». Lo ha detto il ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi.
Patroni Griffi e le Province tagliate«Le resistenze solo dai politici»

Monza – “Sì, confermo il dimezzamento. Quando si è partiti con la riduzione improvvisamente molti sono diventati per l’abolizione totale, forse perchè si è capito che facevamo sul serio. Anche qui non si tratta di un’abolizione, bensì di una razionalizzazione e riordinamento per evitare una duplicazione di compiti tra Comuni e Regioni. Si arriverà al dimezzamento. Abbiamo tolto la parola accorpamento, non per attenuare l’effetto della riforma, ma per evitare che si creassero province di serie A da salvare e di serie B da abolire. Io non credo che mezza Italia ce l’abbia con me perchè le popolazioni sul territorio sono più avanti di noi tutti e i territori sapranno cogliere la sfida per ammodernare il sistema di governo”.

Lo afferma il ministro della Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi, intervistato da Alessandro Banfi per “L’intervista della domenica” di Tgcom24 sul dimezzamento delle province e l’introduzione della città metropolitane. Continua il ministro Patroni Griffi: “Più che le province come micro feudi, direi che ci sono troppi piccoli centri di potere che impediscono la realizzazione di un sistema riformatore di grande portata. Un micro feudo è quello di una amministratore che con fantasia apprezzabile si inventa un emendamento per sottrarre il territorio a un processo riformatore. Qualche presidente di Regione ha letto troppi giornali e non il testo di legge, minacciando così di non attuare nulla. Di fatto la Costituzione non dà una competenza delle Regioni in materia di enti locali, quindi non si è scaricato nulla sulle Regioni”.