Pronto soccorso di Vimercate«Le attese? Situazione cronica»

Sospeso nel vuoto sopra lo scavoIncidente in cantiere a Vimercate

Vimercate – Medici pochi, carichi di lavoro eccessivi, lunghe attese per i pazienti. I nodi che da tempo strangolano il Pronto soccorso di via Ospedale rischiano di annodarsi ancora più strettamente quanto il settore verrà riorganizzato al Chioso Maffeo, dove a fine anno si trasferirà l’intero complesso ospedaliero. Così denuncia la Cgil Medici, configurando uno scenario che la direzione dell’azienda ospedaliera ridimensiona con decisione, punto su punto, numeri alla mano.

“La situazione in cui versa il Pronto soccorso è ampiamente cronica, non dipende solo da questa amministrazione. Il disagio dei medici si traduce in disagio per i pazienti, con condizioni inumane di attesa –sostiene Massimo Pederzoli, neurologo, Cgil Medici, trent’anni di professione al nosocomio cittadino- Da tempo sollecitiamo che queste problematiche vengano affrontate, ma riceviamo solo risposte evasive”.

Le questioni in campo? Innanzitutto, niente turnover, quindi personale che si assottiglia di anno in anno, “una carenza che rischia di esplodere con il trasferimento al nuovo ospedale –prosegue il medico- Il Pronto soccorso avrà più spazio, buona cosa perché significherà minore sacrificio ambientale per i pazienti, ma triplicherà il carico di lavoro di chi questi pazienti dovrà seguire. Sono problematiche serie, che sono sotto la crosta da anni e anni, mentre le risposte sono sempre rivolte ad altro. È una situazione generalizzata, è vero, ma Vimercate trova una sua specificità nel fatto che da tempo qui non si fa politica di assunzione né una politica di relazione decente e corretta con il personale”.

Opposto il parere dell’azienda. “Abbiamo potenziato il personale medico al Pronto soccorso, con una nuova unità introdotta a fine 2009 –dice il direttore generale Maurizio Amigoni- In vista del trasloco al nuovo ospedale, abbiamo chiesto alla Regione, e credo sarà una richiesta esaudita, altri due medici per il Pronto soccorso oltre a un rinforzo di altri quindici infermieri e di una decina di operatori sociosanitari. È un rafforzamento necessario anche perché saranno istituiti i letti di osservazione breve intensiva e servirà personale aggiunto per poterli gestire. Saranno inoltre distinti due percorsi, codice bianco e verde da un lato, e giallo e rosso dall’altro, meccanismo che produrrà maggiore velocità ed efficacia”.

L’azienda torna su un episodio di cronaca, e di denuncia, sui tempi lunghi del Pronto soccorso riferito dal Cittadino la scorsa settimana, “anche a fronte di qualche imprecisione riportata, mi pare si siano travisate le cose –puntualizza Amigoni, citando orari e terapie somministrate al paziente- I tempi praticati sono stati assolutamente accettabili”.
Anna Prada