Monza – Pirateria informatica, Monza virtuosa insieme a Cremona e Lecco. Maglia nera invece per Lodi. Lo dice uno studio sulla Lombardia presentato da Microsoft che in oltre cinque anni ha inviato «spioni» in borghese in 1.570 punti vendita per verificare se venissero vendute copie irregolari di programmi Microsoft per computer.
Sono state 126 quelle riscontrate, in decremento rispetto al 2005: dal 9 all’8%, rispetto ad una media nazionae del 18% ma superiore a quella dell’intero Nord Italia, 5,4%. I «pirati» per antonomasia risiedono a Lodi con 1 offerta su 4 di software Microsoft non originale. Seguono Brescia con il 23% e Sondrio con il 20%. Ben distante Como che è all’11%, poi Pavia con l’8% e Bergamo e Varese con il 7%.
Il podio dell’onestà spetta a Monza, Cremona e Lecco con solo il 2% di software non originale offerto ai clienti. Milano ha una percentuale un po’ più elevata, 6%. Percentuali che hanno comunque indotto l’Office of the United States Trade Representative a inserire l’Italia nella lista nera dei Paesi ad alto tasso di pirateria.