Pedemontana «stende» i Comuni:«Si dovrà pagare il pedaggio»

Meda – Per Pedemontana non ci sono scappatoie, il pedaggio va pagato, ma l’ultima parola però spetta ai politici. È una delle sfaccettature, decisamente da non sottovalutare, emersa venerdì 29 maggio durante l’ultima riunione del consiglio di vigilanza di autostrada. Sul piatto il progetto definitivo di Pedemontana e in particolare le osservazioni inoltrate dalle singole amministrazioni comunali, quasi un centinaio riunite in un’unica giornata. Ognuna ha presentato le proprie peculiarità e rimostranze, ma c’è stato un elemento che ancora una volta ha unito paesi e città della B2: il pedaggio. Lentate, Barlassina, Meda, Seveso e Cesano Maderno hanno ribadito che i propri cittadini, residenti o titolari di attività sul territorio, già devono subire «l’invasione» del mostro a sei corsie, ci manca pure che debbano pagare. Peccato che Pedemontana non sia della stessa opinione.

Durante il «Faccia a faccia» organizzato dal nostro giornale a Molinello, in occasione delle elezioni comunali di Cesano Maderno, un cittadino tra il pubblico ha chiesto esplicitamente al sindaco uscente, Paolo Vaghi, quale sia la decisione finale in merito al pedaggio. «Pedemontana – ha precisato Vaghi – ha fatto un conteggio che include tutti i cittadini di tutti i cinque comuni con la patente, stabilendo che tutti i giorni ognuno di loro utilizzi la futura autostrada. L’esito finale? Dieci milioni di euro in meno con l’eliminazione del pedaggio, che moltiplicati per i trent’anni di concessione, fanno 300 milioni di euro. Una cifra che logicamente i comuni non possono sostenere» e che non scaturisce nemmeno dalla differenza tra il progetto Cipe (interramento del tratto cesanese e sevesino) e quello nuovo (riqualificazione a raso di superstrada). Per Vaghi la soluzione è utilizzare parte del denaro introitato, per abbassare le tasse. «È una proposta – precisa – che non penalizza i nostri cittadini».

Il sindaco di Lentate invece, Massimo Sasso, è più ottimista e su questo fronte cita un passaggio della commissione di venerdì 29. «Al tavolo – dichiara il primo cittadino lentatese – c’era anche un tecnico dello staff dell’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Raffaele Cattaneo. Nel parlare dei diversi passaggi, ha usato un termine preciso depedaggiamento. Non si è capito se si riferisse a un tratto in particolare, ma è chiaro che questo termine rientra in un piano politico e non tecnico e gestionale quale può essere quello di Pedemontana. Approfondiremo questo passaggio e spingeremo affinché la volontà politica della Regione coincida con le nostre necessità» Pedemontana gratis per la B2.
Cristina Marzorati