Partita la rivoluzione al MonzaVia Magnoni, Seedorf pure?

Luca Magnoni la prossima settimana sarà cooptato tra i componenti del consiglio di amministrazione dell'Ac Siena. E al posto dell'attuale presidente Mezzaroma, potrebbe arrivare nella veste di salvatore della patria niente meno che Seedorf.
Partita la rivoluzione al MonzaVia Magnoni, Seedorf pure?

Monza – Si gioca sull’asse Monza – Siena la speranza di non vedere più, in riva al Lambro, i volti degli attuali dirigenti. Negli ultimi giorni hanno preso realmente corpo notizie che vorrebbero una cordata, capitanata da Clarence Seedorf e Luca Magnoni, arrivare in piazza del Campo per prendere il posto di Massimo Mezzaroma, rampollo di una dinastia di costruttori che ha diramazioni familiari nella Lazio (la cugina è moglie di Lotito), a Salerno e, prima, anche nella Roma. 

È stata ufficializzata oggi la notizia che Luca Magnoni la prossima settimana sarà cooptato tra i componenti del consiglio di amministrazione dell’Ac Siena. A comunicarlo è direttamente la società toscana, che ha poi ufficializzato Stefano Antonelli nel ruolo di responsabile dell’area tecnica. La notizia di Magnoni cooptato a Siena, come ha confermato l’amministratore delegato del Monza Nicola Rigamonti, evidenzia «l’incompatibilità tra le due cariche». Il primo passo per la rivoluzione, insomma, è arrivato. Ed attesa proprio per questa mattina a Milanello una conferenza stampa di Clarence Seedorf, al passo d’addio con i rossoneri e quindi in procinto di svelare i suoi prossimi movimenti.

Tutto era iniziato con le notizie apparse sulle pagine locali de La Nazione, dal Corriere di Siena e i giornali sportivi: stavolta però perfino Panorama, Il Mondo e L’Espresso hanno dedicato spazio alla famiglia Magnoni. Recita L’Espresso: «L’accoppiata Seedorf – Magnoni ha preso contatti con chi di dovere. Quindi non con Mezzaroma ma con il Monte dei Paschi?». Su Il Mondo si legge un articolo dal titolo: «Un sequestro dai Magnoni» riferito alla società Giuma di proprietà di Giorgio Magnoni e dei figli, Luca e Niccolò. E su Panorama si parla della Sopaf, la società della famiglia Magnoni, definita con «un bilancio in profondo rosso». Insomma il mondo dell’economia non sembra girare per il versi giusto né in casa del presidente del Monza e nemmeno in quella del patron senese.

Caduto in disgrazia a Siena per non meglio chiarite vicende, Mezzaroma sarebbe in procinto di lasciare la società bianconera, in contrasto anche con la Banca Monte dei Paschi: e chi arriverebbe nella veste di salvatore della patria? Niente meno che Seedorf col fido Magnoni a supportare il «progetto» che si sposterebbe da Monzello lasciando, chissà, spiragli per l’ingresso di qualche altra figura imprenditoriale, ammesso che ci sia qualcuno disposto ad accollarsi il fardello oggi rappresentato dal Monza Brianza. Seedorf e Magnoni, due volte retrocessi in Seconda divisione, si promuoverebbero così in serie A dove non potranno più bluffare e dove dovranno dimostrare, davanti a una piazza ben più calda e a una platea più vasta quanto sanno fare e quanto non sono riusciti a fare qui da noi. Il doppio trasloco potrebbe essere ben più imminente di quanto non si possa immaginare, tanto è vero che Seedorf è stato visto varcare la soglia della Rocca Sallimbeni, quartier generale della più antica banca italiana. Tanti auguri, se sono rose fioriranno. Purchè in un giardino lontano, per favore.