A ottobre l’Asl di Bergamo rilancerà la campagna di sensibilizzazione per invitare le donne ad effettuare il pap-test. «È un’ulteriore segnale di estrema attenzione per la salute delle donne – ha spiegato Mara Azzi, direttore generale dell’ASL di Bergamo -. Il nostro ruolo come azienda è quello della prevenzione e della promozione, anche educando le persone alla salute. A costruire un’abitudine a prendersi cura di sé».
Il 36% (108 mila su 301 mila) delle donne in Bergamo e provincia si sottopone ormai regolarmente all’esame del pap-test: un dato incoraggiante ma che deve essere aumentato. Ed è ciò che intende fare l’Asl, in accordo con le strutture ospedaliere del territorio.
«Ad ottobre – ha annunciato Giorgio Barbaglio, direttore sanitario Asl – partirà un nuova fase della campagna di prevenzione a favore delle donne. L’esame del pap-test è fondamentale per proteggersi contro l’eventuale insorgenza del tumore del collo dell’utero».
Cosa è il pap test?
«Il pap test è un test di screening, la cui funzione principale è quella di individuare nella popolazione femminile le donne a rischio di sviluppare un tumore del collo uterino, a cui fornire percorsi diagnostico-terapeutici che ne evitino l’insorgenza».
Come si svolgerà la campagna di prevenzione?
«L’Asl manderà una lettera di invito alle donne in età compresa tra i 25 ed i 64 anni, che non risultano aver effettuato un pap test negli ultimi 5 anni. Nella lettera, sono riportate tutte le informazioni su dove e come prenotare il pap test».
Le donne dovranno pagare per fare questo esame?
«No, l’esame è completamente gratuito. Necessita solamente di un’impegnativa del medico curante per pap test di prevenzione (codice D02), che accompagna il vetrino, per la lettura citologica».
Come si svolge l’esame?
«La seduta di colloquio ed il pap test, eseguiti da un’ostetrica, specificamente addestrata, durano circa 10 minuti. L’esame consiste nella raccolta di cellule presenti sulla superficie del collo dell’utero».
Una volta fatto l’esame, come possono avere il referto con i risultati?
«Il referto del pap test sarà successivamente consegnato alla donna presso i Consultori dell’Asl, dove, in caso di esito anomalo, verranno forniti opportuni chiarimenti ed indicazioni per ulteriori approfondimenti diagnostici. Si precisa che per telefono non si rilasciano informazioni cliniche, in conformità alla vigente normativa di tutela dei dati sensibili».
Ogni quanto andrebbe fatto il pap test e da chi?
«Deve essere effettuato periodicamente (ogni tre anni) dalle donne che hanno iniziato ad avere rapporti sessuali. Certo, poi ci sono molte donne che eseguono il pap test spontaneamente, spesso con frequenza eccessiva (cioè superiore ad un pap test di prevenzione ogni tre anni), ed altre che non lo hanno mai fatto o che lo effettuano in modo discontinuo. Queste ultime rappresentano le condizioni di rischio aumentato per lo sviluppo del tumore del collo dell’utero».
Perché c’è bisogno di questa campagna?
«Negli ultimi 50 anni la diffusione capillare del pap test ha determinato una significativa riduzione d’incidenza del tumore della cervice uterina e, di conseguenza, una riduzione della mortalità dovuta a questa neoplasia. Ogni anno in Italia vengono diagnosticati 3.500 nuovi casi di tumori invasivi del collo dell’utero e 1.000 decessi. Il tumore alla cervice uterina rappresenta l’1,6% di tutti i tumori diagnosticati tra le donne italiane, un tasso inferiore a quello della mammella (24,9%). Si segnala, tuttavia, che tra le donne giovani di eta’ inferiore a 44 anni è al quarto posto tra i tumori più frequenti».
Ultimamente si parla molto anche di papilloma virus: cosa è?
«Da numerosi studi epidemiologici e clinici è universalmente riconosciuto che il tumore del collo dell’utero e’ provocato dal papilloma virus(HPV) di cui si conoscono oltre 100 tipi. La diffusione nella popolazione delle infezioni da HPV è fortemente legata all’età. Si è accertato che questa infezione è largamente diffusa nelle fasce di età più giovani, dove la malattia ha fortunatamente un carattere transitorio. Solo in caso di persistenza di infezione da HPV è possibile, in una minoranza dei casi e nel corso di diversi anni, lo sviluppo di un tumore del collo uterino».
Esiste un vaccino?
«Certamente e in Lombardia la vaccinazione è offerta gratuitamente presso le ASL alle undicenni, attraverso una lettera d’invito per la somministrazione presso i Distretti Socio Sanitari. Il vaccino per l’HPV rappresenta una importantissima tappa nella lotta contro questa malattia»
Vaccino e pap test. Uno sostituisce l’altro?
«No. La vaccinazione non sostituisce il pap test, che va eseguito con regolarita’».
Per informazioni sul pap test e sulla vaccinazione è possibile rivolgersi al numero verde dell’ASL 800447722 dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00