Desio – Ne ha un po’ per tutti, Enrico Origgi, presidente del mandamento di Desio di Confcommercio. Lo fa pacatamente, ma con decisione. Ne ha per Coop, per Pam Antares, per gli amministratori locali e “per chi sostiene cose non vere”. Comincia proprio da lì, dal punto che più gli sta a cuore: “La mia licenza è quella che sta usando la Coop? Non diciamo sciocchezze. Sulla faccenda ho da subito informato la mia associazione, non devo certo rendere conto al primo che passa per la strada”.
Origgi, per una vita gestore di un negozio di generi alimentari, ci tiene a precisare che non risponde al vero quanto si dice, che la Coop apre il superstore di via Borghetto grazie proprio alla sua vecchia licenza. “Nel 1996 ho detto agli associati che mettevo in vendita la mia licenza. Tutti loro avrebbero potuto acquistarla, volendo. L’ho poi affidata ad una agenzia che ha trovato l’acquirente. Era la Coop, certo. In quegli anni la Coop ha aperto un punto vendita in via Milano, esattamente dove ora c’è la banca Carige. Riordate? Il negozio rimase aperto solo pochi mesi. Poi chiuse. La Coop restituì la licenza che è scaduta più di dieci anni fa. La mia licenza, come quella di tanti altri commercianti che hanno dismesso l’attività in quel periodo, non esiste più.
Oggi la Coop apre con una autorizzazione completamente nuova, con una licenza nuova rilasciata dall’amministrazione comunale”. Aggiunge il suo pensiero sul nuovo superstore. “Certo disturba i negozi della nostra città. Ma, grazie anche al nostro intervento, da 35 mila metri quadri che doveva essere, è ridotto a 2500. Se l’amministrazione comunale non fa un progetto sulla città e quindi anche un piano commerciale, cosa possiamo farci?”.
Non risparmia un’altra frecciata verso l’amministrazione comunali, alla luce delle ultime notizie che riguardano le indagini della Guardia di Finanza sui vertici del Gruppo Pam: “Voglio vedere, adesso, come faranno a dare il permesso a gente inquisita. E’ su tutti i giornali, qualcosa avranno ben fatto”.
Eg.Fa.