Paderno Dugnano – Dall’incidente alla Eureco costato la vita a 4 operai lo scorso 4 novembre, la guardia di Finanza di Paderno ha avviato un’indagine che ha portato, mercoledì, all’arresto di tre persone, un imprenditore milanese e due albanesi, accusati di frode fiscale. L’inchiesta è parallela a quella della morte degli operai e al ferimento di tre colleghi. Il pm di Monza Manuela Massenz, per accertare le cause della tragedia, aveva chiesto alle fiamme gialle della tenenza locale di verificare i rapporti tra la Eureco e la società Tnl srl di Milano, per cui lavoravano gli operai coinvolti nell’incidente.
L’obiettivo degli investigatori era quello di verificare la regolarità dei contratti di appalto della manodopera. Le indagini condotte in questi mesi, attraverso intercettazioni telefoniche, pedinamenti, osservazioni e accertamenti bancari, hanno consentito di scoprire un complesso sistema di frode fiscale, messo in pratica attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. L’ideatore, secondo gli inquirenti, era l’amministratore della Tnl, un imprenditore milanese domiciliato in Svizzera, ora arrestato.
Due suoi collaboratori sono finiti anche loro in manette: sono due albanesi, uno residente a Milano e l’altro a Senago, che facevano da prestanome. Attraverso il loro aiuto, l’imprenditore aveva emesso false fatture nei confronti di varie società, tra cui appunto l’Eureco, società di appoggio degli operai. Coinvolta anche la Sidafer di Vimodrone, che in base alle indagini era utilizzata per regolare, attraverso bonifici bancari, i pagamenti delle fatture per le operazioni inesistenti. Secondo quanto riferito dalle Fiamme Gialle, la Tnl emetteva false fatture, riceveva i relativi pagamenti tramite bonifici bancari da parte delle società utilizzatrici e, successivamente, previi prelevamenti bancari, restituiva contante alle stesse, trattenendo la percentuale di compenso per l’illecita attività.
A confermare la frode, secondo gli investigatori, c’è il sequestro di una cospicua somma di denaro (93.500 euro in contanti) effettuato dalla Guardia di Finanza nella sede della Sidafer, durante una perquisizione. Nell’inchiesta sono coinvolte altre due società: la Dmt di Grosseto e la Gm Ecology di Milano, il cui amministratore è lo stesso della Tnl, finito in carcere. L’operazione ha portato,nel complesso, alla denuncia di 7 persone, coinvolte a vario titolo nell’attività illecita. Il Gip di Monza, su richiesta della Procura, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre finiti in manette.
P.F.