C’è chi per una escursione in montagna preferisce affidarsi alle proprie gambe. E sono i più. Ma c’è anche chi, nella diffusione che sta avendo la bicicletta, soprattutto la mountain bike con cui affrontare percorsi di un certo impegno, si affida alle due ruote. Passeggiate quiete in famiglia ma anche salite impegnative, autentiche sgroppate su sentieri nei luoghi più impensati. Un fenomeno non più limitato a pochi, ma ormai di massa.
E allora anche Orobie, nel numero in edicola dallo scorso venerdì, si occupa dei bikers e lo fa con un servizio che compare nel numero di maggio, in da venerdì 30 aprile. L’appuntamento per conoscere i mountain-bikers di casa nostra è in Val Seriana dove danno la scalata al pizzo Formico per salire fino alla croce. Una bella impresa, cui fa seguito una entusiasmante discesa in piena libertà per creste. Per questo lo chiamano anche free-ride.
Dai panorami più conosciuti a quelli della Val Caffaro, dove Orobie conduce per il quinto articolo della serie dedicata ai grandi passi di Lombardia. E Val Caffaro vuol dire il valico di Crocedomini, che si trova a scavalco tra la Valcamonica e la Valle di Bagolino. E l’Adamello è a due passi. In questo servizio l’autore, Albano Marcarini, ha pensato agli escursionisti in bici presentando – suo è anche il bel disegno – il percorso che dai 334 metri di Breno sale ai 1992 del passo.
Dalle escursioni vicino casa ai viaggi lontani. È l’occasione per visitare villa Balbianello, sul promontorio di Lenno, che si affaccia sul lago di Como. La villa fu la splendida dimora di Guido Monzino, il quale vi raccolse cimeli e testimonianze delle sue esplorazioni, e ne fece dono al Fai. Un luogo bellissimo accanto al fascino del Polo Nord.
Infine la festa del parco dei Colli di Bergamo, consueto appuntamento (quest’anno il 22 maggio) per andare alla scoperta del grande polmone verde alle porte della città e dei prodotti ottenuti da quanti ancora si dedicano alle attività rurali all’interno del suo territorio.
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