Omicidio di Desio, l’ipotesiè quella di un solo assassino

Gli investigatori stanno scavando nella vita di Paolo Vivacqua, il cinquantunenne ucciso ieri nel suo ufficio in via Bramante. Al momento non si esclude nessuna ipotesi sull'omicidio che è avvenuto in pieno giorno. Sembra non ci siano testimoni.
Omicidio di Desio, l’ipotesiè quella di un solo assassino

Desio – Gli investigatori stanno scavando nella vita di Paolo Vivacqua, il cinquantunenne ucciso ieri pomeriggio mentre era nel suo ufficio, in via Bramante, a Desio. Al momento non si esclude nessuna ipotesi sull’omicidio, avvenuto in pieno giorno, sotto i portici di un caseggiato popolare, densamente abitato. Sembra che non ci siano testimoni. A lanciare l’allarme è stata la convivente dell’uomo, preoccuata perchè tardava a rientrare a casa. Quando la donna è entrata nell’ufficio, verso le 16, lo ha trovato riverso a terra, col telefono vicino. Otto i bossoli trovati sul pavimento dai carabinieri, corsi sul posto non appena è stato dato l’allarme, sei  i colpi sul corpo della vittima, raggiunto al torace.

Tutti sarebbero stati sparati con la stessa pistola, una calibro 7,65. L’uomo è stato colpito di schiena. E se inizialmente si pensava che i killer fossero due o più, col passare delle ore sembra più accreditata l’ipotesi di un solo assassino, che si sarebbe presentato in ufficio intorno all’ora di pranzo. La compagna di Vivacqua ha riferito agli inquirenti che l’uomo era uscito di casa a metà mattina, sereno. Nulla faceva presagire la sua tragica fine. La donna ha provato a chiamarlo sul cellulare intorno alle 11.30 ma non ha avuto risposta. Dopo diversi tentativi, verso le 16 ha quindi deciso di andare di persona in ufficio, insieme ad un’amica. E qui è avvenuta la tragica scoperta.

I carabinieri di Desio, guidati dal capitano Cataldo Pantaleo, indagano a 360 gradi. Hanno ascoltato per tutta la notte parenti e amici della vittima, Non eslcudono la pista del regolamento di conti, ma nemmeno quella del delitto passionale. L’uomo, separato, vive con la compagna da pochi anni. Di origini siciliane, era titolare di diverse società attive nel campo della rottamazione, consulenze finanziarie e compravendite di terreni e immobili. aveva piccoli precedenti per reati in materia fiscale. Era stato in carcere per qualche mese e poi agli arresti domiciliari.

Risultava residente in Svizzera, a Lugano, ma era domiciliato a Carate Brianza, in via Donizetti. E a Desio passava gran parte della sua giornata. In città la famiglia Vivacqua è conosciuta per alcuni abusi edilizi: all’ordinanza di abbattimento inviata dal comune, la famiglia ha presentato ricorso al Tar. Lo stesso Paolo anni fa aveva presentato un ricorso (perso) al Tar contro il comune di Carate Brianza che gli aveva negato il permesso di aprire un deposito di rifiuti.
Paola Farina