Nova, mutuo diventa insostenibile2011: già tre case andate all’asta

Nova Milanese – Almeno uno sfratto esecutivo ogni due settimane e tre case andate all’asta per mancato pagamento delle rate del mutuo: questa la situazione che si presenta all’attenzione del sindaco Laura Barzaghi e dei responsabili del settore Servizi Sociali, all’inizio di questo 2011. Una situazione, quella dei cittadini novesi più indigenti, che non può non preoccupare la prima cittadina che nei limiti del possibile sta intervenendo in collaborazione con gli uffici competenti. «Effettivamente la situazione deve essere monitorata attentamente – spiega Barzaghi – Purtroppo per le case messe all’asta per il mancato pagamento delle rate, l’ente comunale può fare poco. Dispiace per i concittadini che si trovano in difficoltà ma il Comune non ha in mano strumenti legislativi utili ad aiutare le famiglie ad evitare procedimenti del genere».

Qualcosa in più è possibile fare per quanto riguarda il sostegno agli affitti, settore anche questo che rischia di trovarsi in difficoltà, a causa della ristrettezza dei finanziamenti statali che si profila per questo 2011. Un intervento concreto poi, potrebbe interessare i soggetti a rischio sfratto esecutivo che sembra essere la vera spada di damocle sulla testa di molti novesi in questo inizio anno, con le famiglie sfrattate che appunto si recano in Comune ad un ritmo impressionante. In questo caso, uno spiraglio di speranza per i nuclei familiari che si trovano in condizione di morosità, arriva direttamente dal Tribunale di Monza. Ed è la stessa prima cittadina Barzaghi a riferire che: «il presidente del Tribunale di Monza Anna Maria Di Oreste ha inviato una circolare agli ufficiali giudiziari per invitarli ad aderire alla proposta dei Comuni di concedere proroghe per l’esecutività degli sfratti».

Nel caso in cui, l’organo preposto all’esecuzione dello sfratto accetti tale invito, sarà possibile gestire con maggiore razionalità l’uscita delle famiglie dall’alloggio, magari riuscendo a far collimare tale procedure con la disponibilità di una casa da parte dei Servizi sociali. «L’ente locale – è la conclusione del sindaco – può intervenire in caso di presenza di donne sole con figli minori, soggetti portatori di handicap e anziani. In questo caso è possibile chiedere proroghe avvalendosi del sostegno comunale. Ma in altri casi, i Servizi sociali si trovano pressoché ad avere le mani legate». E i tre casi di avvio procedura messa all’asta di case, per il mancato pagamento delle rate del mutuo, è un campanello d’allarme che non lascia indifferente l’amministrazione comunale novese.
Pier Mastantuono