Monza e Arcore– E’ stata costretta a cambiare lavoro, per l’insistenza del suo ex, che non le dava tregua nemmeno in azienda. Fatti risalenti a due anni fa, che hanno portato alla condanna del monzese Frabrizio A., 30 anni, finito sotto processo per minacce, lesioni, danneggiamento, e molestie. Una serie di imputazioni che oggi finirebbero nella fattispecie di reato dello “stalking”, ma che si riferiscono a fatti commessi prima dell’entrata in vigore della nuova normativa che ha introdotto il reato di "atti persecutori".
Il monzese, è stato comunque condannato alla pena di un anno, e al pagamento di un risarcimento provvisionale pari a 10mila euro. Parte lesa una donna di 32 anni, collega del brianzolo condannato l’altro giorno (erano entrambi dipendenti presso un’azienda di Arcore), nonché ex fidanzata di quest’ultimo. Come spesso succede in questi casi, è stata proprio la rottura della relazione che avrebbe scatenato l’ossessione del trentenne.
Quest’ultimo non riusciva a rassegnarsi alla fine della storia sentimentale, tanto che la avrebbe insidiata con sms e aspettandola sotto casa. Il clima in azienda, tra l’altro sarebbe diventato insopportabile per la 32enne, tanto che quest’ultima si era decisa a far presente la situazione al capoufficio. Il suo ex però glielo avrebbe impedito strattonandola con forza, e rompendole anche il maglione che indossava. L’accusa di lesioni, invece, si riferisce all’episodio in cui la giovane donna è stata colpita con uno schiaffo. Esasperata da questa situazione, la 32enne, costituitasi parte civile, ha deciso di cercare un impiego altrove.
f. ber.