Monza – La polemica sulla buona o cattiva gestione dell’emergenza neve non poteva che diventare una bufera politica, a pochi mesi dalle elezioni. «Tardivo e fuori da una logica sensata di gestione dell’emergenza. Da una settimana almeno si sapeva che sarebbe arrivata la neve, di conseguenza il sindaco Mariani avrebbe potuto lanciare una sorta di preallarme, che sarebbe stato sicuramente colto dagli organi di stampa cittadini, ipotizzando che in caso di neve le scuole sarebbero rimaste chiuse».
Lo dichiara Roberto Scanagatti, consigliere comunale del Pd e candidato sindaco del centrosinistra, commentando l’ordinanza di chiusura delle scuole, decisa nella tarda serata di mercoledì dal sindaco del comune di Monza, Marco Mariani. In seguito alla revoca del provvedimento, decisa oggi dall’amministrazione, domani, venerdì 3 febbraio, le scuole riapriranno normalmente.
«L’amministrazione – continua Scanagatti – ha scelto l’improvvisazione. Temendo il peggio, e forse consapevole della propria incapacità ad affrontare sul piano organizzativo l’emergenza, ha lasciato alle direzioni scolastiche il compito di fronteggiare una decisone confusa assunta solo in tarda serata. Decidendo di chiudere le scuole ma dicendo loro di rimanere aperte comunque per accogliere bambini le cui famiglie non fossero state raggiunte dall’ordinanza, ha costituito infatti un atto che ha generato ancora più confusione, costringendo questa mattina le scuole a chiamare numerose famiglie non raggiunte dal messaggio del sindaco. La chiusura aveva quindi un senso ma l’improvvisazione del sindaco l’ha trasformata in un brutto pasticcio».