Barlassina – Un vero gioiello, incastonato all’interno di una vecchia fabbrica. Si chiama teatro «Antonio Belloni », ma sarebbe meglio definirlo una bomboniera. Perché è di questo che si tratta, una vera perla che nasce dalla passione e dalla voglia di un imprenditore brianzolo di costruire un tempio per la propria passione: quella per il teatro e per la musica.
La nascita – Il teatro viene inaugurato nell’aprile del 2010. «È stato costruito nella nostra vecchia fabbrica – spiega Marco Belloni, 63 anni, imprenditore nel settore del legno e vero deus ex machina della struttura -.Abbiamo fatto tutto da soli io e mio figlio Giovanni (38 anni, ndr): i pavimenti, i mobili, le porte. Tutto quello che compone il teatro ed è fatto di legno è opera nostra». Il teatro nasce dalla volontà di Marco Belloni di offrire qualcosa di speciale ai propri clienti. «Ho unito l’utile al dilettevole» commenta sorridendo. Il teatro è uno scrigno che può contenere cento spettatori, suddivisi in otto palchetti da quattro posti e 70 poltrone in platea. Il palco d’onore, ovviamente, è riservato al padrone di casa, che non salta mai una rappresentazione. E non vuole dire quanto è costato il «suo» teatro: «Meglio non dirlo », spiega sorridendo. Concepito e realizzato seguendo la tipologia del teatro classico, il teatro è stato riccamente decorato da artisti locali con pitture, sculture in gesso e intagli.
I lavori – «Forme d’arte tipiche della nostra tradizione – prosegue Marco Belloni ammirando la sua creatura -. Cinquanta operai, tra muratori, decoratori e gessisti, hanno lavorato nel tempo libero per otto anni per realizzare questa meraviglia ». Il palco ha dimensioni importanti: 14 metri di lunghezza e dieci di profondità. Sono stati realizzati anche locali tecnici, ampi camerini, un elegante foyer, un’enorme sala per ricevimenti e una buca per l’orchestra, che può contenere fino a cinquanta elementi, ognuno con il proprio strumento. Il soffitto è in realtà un cielo illuminato dalle stelle: 1600 fibre ottiche sono state inserite manualmente, una a una, dal figlio Giovanni. Uno spettacolo per gli occhi quando le luci della sala si spengono e si accendono quelle della volta stellata.
Il futuro – «La nostra priorità è quella di farci conoscere – spiega Giovanni Belloni -. Per far vivere il teatro abbiamo creato un’associazione culturale. I suoi obiettivi? Prima di tutto promuovere e valorizzare la musica e tutte le arti teatrali nelle più svariate forme, in particolare opere liriche, concerti sinfonici ed operistici. Per questo è fondamentale la collaborazione di tutti coloro che desiderino rendere il teatro un punto d’incontro e di aggregazione per l’intero territorio ». Il sogno è di creare un’orchestra e un coro stabili e un laboratorio artistico per la realizzazione delle scenografie. «Le aspettative sono alte – conclude Giovanni Belloni – ma siamo certi che il tempo e il contributo di molti renderanno il nostro progetto una solida e feconda realtà».
Davide Perego
Nell’ex fabbrica ora c’è un teatro«Belloni», una storia straordinaria
Ha realizzato da zero un tempio dove dar vita alle sue più grndi passioni: la musica e il teatro. Così Marco Belloni, insieme a suo figlio Giovanni, hanno ricavato nell'ex fabbrica di mobili di famiglia uno straordinario gioiello: una bomboniera chiamata «Teatro Antonio Belloni».
