Muggiò – “Fast and Furious” tra via XXV Aprile e San Francesco. Non si trattava, però, delle riprese del sesto episodio della fortunata saga di film hollywoodiani sulle gare tra auto truccate, ma di un inseguimento vero, tra un’auto guidata a folle velocità e una pattuglia della Polizia locale. È accaduto giovedì nel primissimo pomeriggio, intorno alle 15, durante un posto di blocco in via XXV Aprile: gli agenti mostrano l’alt a un’auto bianca che sta sopraggiungendo, ma invece di fermarsi, la vettura accelera sgommando e schizza verso il quartiere San Francesco.
Gli agenti, a loro volta, saltano immediatamente in macchina e si gettano all’inseguimento del fuggitivo. Quelli che seguono, sono tre minuti di follia pura: l’auto bianca, infatti, prosegue ad altissima velocità imboccando contromano un paio di vie, per cercare di scrollarsi di dosso le forze dell’ordine. Benchè durante la fuga abbia anche rischiato di falciare un bambino che stava per attraversare la strada, il fuggitivo non si ferma, anzi accelera nuovamente su via San Francesco, iniziando a zigzagare per chiudere la strada alla pattuglia. Dopo alcuni metri la Polizia locale riusce ad affiancarlo una prima volta ma, speronata, è costretta a desistere. Un secondo tentativo di affiancamento va ancora a vuoto, ma la terza volta, in via D’Annunzio, l’auto dei vigili riusce a sorpassarla e a bloccarla. La macchina del fuggitivo li urta una terza volta, poi tenta di mettere la retro ma a quel punto l’uomo, un 68enne pensionato di Monza, si trova addosso i due agenti della pattuglia, che fanno scattare le manette. Sul posto si precipitano immediatamente anche il comandante Massimo Schirripa, un’altra pattuglia dei vigili e una gazzella dei carabinieri.
Ma perché l’uomo non si è fermato al posto di blocco? «La motivazione ha dell’incredibile – ha commentato Schirripa -. L’auto non era assicurata. L’abbiamo perquisita, credendo che trasportasse droga o refurtiva, ma non abbiamo trovato nulla. Non ci potevamo credere». Il 68enne monzese, recidivo sul mancato pagamento dell’assicurazione, è stato portato nel carcere di Monza, dove venerdì è stato processato per direttissima. Per i vigili, invece, si contano una macchina distrutta e un agente con una prognosi di 5 giorni: «I nostri agenti – ha sottolineato Schirripa – hanno dimostrato sangue freddo, agendo con grande professionalità. Era una situazione difficile, nella quale si sono comportati benissimo». Il Brian O’Conner di “Fast and Furious” non avrebbe saputo fare di meglio.
Luca Scarpetta