Moschea e guerra di volantiniVaghi: "Infarciti di menzogne"

Cesano – «La moschea a Cesano? È una bugia». Così Paolo Vaghi in merito ai quattro striscioni appesi in punti nevralgici della viabilità locale con testi del tipo: «Vaghi la moschea fattela a casa tua». Un’affermazione ripresa su centinaia di volantini con in fondo l’appello a votare Marina Romanò. «Nessuno ci ha mai chiesto di volere una moschea – precisa Vaghi – e non l’abbiamo mai presa in considerazione. A riprova delle mie parole ci sono i documenti. Nel Pgt in fase di adozione non c’è nemmeno una riga sulla creazione di una moschea o di altri luoghi di culto. Non è previsto nemmeno il cambiamento della destinazione d’uso da capannone a moschea. Volantini e manifesti sono infarciti di menzogne».

Pesanti anche le repliche al volantino. A parlare è Ferruccio Crenna: «Su Pedemontana si accusa l’amministrazione di essere una pessima interlocutrice con la Regione, quando nell’incontro avuto con la Lega per l’apparentamento Cesarino Monti è stato chiaro: «il tracciato di Pedemontana è così e non si cambia»». Nel volantino si sottolinea che Cesano è l’unica città di centrosinistra dell’area di Monza e Brianza e questo la esclude dalle decisioni di Provincia e Governo. «Un’affermazione grave – commenta Vaghi –solo per dinamiche politiche Cesano viene esclusa dagli enti superiori? Roba incostituzionale».

In merito a volantino e moschea Romanò replica così: «Non so nulla. Sulla questione moschea a Macherio il sindaco della Lega, subentrato alla sinistra, l’ha chiusa. Qual è la seconda comunità di stranieri più numerosa della Brianza? Cesano. Nel programma di Vaghi ci sono i campi da cricket e poi è stato fatto il cimitero per musulmani. Uno, più uno, più uno fa tre». Vaghi: «Prima di Cesano c’è Desio nella classifica delle comunità straniere più numerose, comune dove Romanò è assessore. Nel mio programma non ci sono campi di cricket ma campi sportivi. Al cimitero non ci sono campi per musulmani, ma un’area destinata ad altre religioni, provvedimento imposto dalla Regione».
Cri.Marz.