Bim, bum, bam: Charles Leclerc non si fa certo pregare, è più veloce di Sebastian Vettel e gli rifila sei decimi nella giornata di prove libere del GP del Belgio che ha riportato in pista la formula 1 dopo quasi un mese di vacanze. Dietro a Vettel le Mercedes di Bottas e Hamilton, staccate però da Leclerc di 8 e 9 decimi di secondo. Che sul tracciato di Spa, curvoni velocissimi e una chicane prima del traguardo e della curva a gomito dell’Eau Rouge, significano sconfitta sicura in mancanza di un pronto quanto efficace recupero. Anche perché la Ferrari a Spa ha portato al debutto il motore 3 forte di una ventina di cavalli in più del precedente.
Secondo i “sussurri” che arrivano dalla Gestione sportiva di Maranello, il terzo motore concesso nell’evoluzione della stagione 2019 dalla FIA per la disputa di tutte le gare senza penalità dovrebbe garantire un importante salto di qualità nella prestazione. Oltre a una benzina specifica messa a punto dalla Shell, la power unit Ferrari dovrebbe avere, appunto, una ventina di cavalli in più. E ciò grazie a una gestione della combustione che sfrutta meglio i pistoni in materiale bi-metallico.
Anche grazie a questa evoluzione motoristica, Leclerc ha strabattuto tutti con un prima settore impressionante, dove ha rifilato ben un secondo alla Mercedes di Bottas e distacchi impressionanti a tutti gli altri, compagno di squadra compreso. Ma in formula 1 non tutto quel che sembra evidente alla fine diventa certezza. Per esempio, dopo le prestazioni di estrema competitività nelle simulazioni di qualifica, la Ferrari mi è parsa un po’ in difficoltà nella simulazione di gara, quando ha dovuto montare le gomme di media durezza.
In questa simulazione, la prestazione migliore è stata quella della Racing Point, ex Force India: l’1.49.9 di Sergio Perez, però, è stato seguito dall’incendio del motore. E si che al mattino era stata l’altra Racing Point, quella di Lance Stroll, a perdere l’intero lato destro del cofano motore, lasciando dei detriti in pista che hanno richiesto l’intervento della virtual safety car. Il quinto posto di Perez e l’ottavo di Stroll nelle libere dicono che le RP sono competitive anche se il possibile recupero delle Red Bull le obbligherà a posizione meno vantaggiose in griglia di partenza. Red Bull molto in ombra. Quella di Verstappen per un calo di motore che nella sessione del pomeriggio non lo ha fatto andare più in su del sesto posto; e al decimo quella di Alexander Albon, che dal 12 agosto è stato promosso dalla Toro Rosso, in cui è retrocesso il francese Gasly, alla Red Bull.
Gara, dunque, indecisa a meno che durante la riunione tecnica la Ferrari non riesca a risolvere i problemi, ammesso che ci siano, legati al passo gara. Dico “ammesso che ci siano” perché molte volte quest’anno le squadre hanno nascosto agli avversari sia i pregi sia i difetti delle loro monoposto.