Ho visto un Lewis Hamilton fin troppo generoso nei confronti del compagno di squadra Valtteri Bottas. L’ho visto nella qualifica del GP degli Stati Uniti di Austin che conta per quel tanto da consentire a Lewis di conquistare, stasera i 4 punti che gli servono per fregiarsi del sesto titolo mondiale. Bottas, autore di un giro strepitoso ha fatto meglio di Vettel, di Verstappen, di Leclerc tutti incappati in errorini piccoli ma determinanti quando si gira con differenze di millesimi di secondo. Solo Leclerc ha commesso un errore e non un errorino in curva e i millesimi di distacco sono diventati decimi.
In quel momento Hamilton stava girando sul tempo della pole, via radio gli hanno detto di Bottas e lui che ha fatto? Ha imboccato la pit lane lasciando al finlandese l’onore della pole. Allora ho deciso di seguire Pio XI nel suo adagio “a pensar male si fa peccato ma spesso ci s’indovina”, ripreso con fortuna da Giulio Andreotti, e ho deciso che per tutta la stagione la Mercedes ha orchestrato i piloti in modo da non lasciare Hamilton senza il sesto titolo mondiale. E ora che i due titoli sono in saccoccia (quello di Lewis è solo un pro forma) alla Mercedes cercano di far vedere che anche il loro secondo pilota è in grado di vincere.
Questo lo si sapeva, dico io, ma adesso è chiaro anche come: solo quando la squadra vuole, orchestrando e dando ordini. Se ho ragione Bottas lotterà per vincere e, magari, Hamilton gli farà da scudiero, sempre che riesca a risalire avendo davanti uno squalo e due piranha. E nelle prossime gare sarà, penso, ancora così.Una situazione tipo wrestling, dove tutto sembra vero ma di vero c’è ben poco. Cosicché a questo punto spero solo di aver preso una cantonata e di divertirmi a vedere il gran premio di Austin,Texas.