Monzainbici contro lo smog:«Ecco perché ci vuole la bici»

Il rpogetto sostenuto dall'associazione monzese è ambizioso: cambiare lo stile di vita, il modo di muoversi di monzesi e brianzoli. Bastano pochi chilometri al giorno in sella per abbattere l'inquinamento da Pm10. Sogno o utopia. Di certo, una battaglia.
Monzainbici contro lo smog:«Ecco perché ci vuole la bici»

Monza – Combattere l’inquinamento di smog e Pm10 andando in bicicletta. E’ questa la soluzione al problema dell’aria sempre più irrespirabile di Monza, ma ormai anche dell’intera Brianza, escogitata da Monzainbici, l’associazione di mobilità alternativa attiva nel capoluogo. «Su una delle tante targhette caratteristiche di Monzainbici, quelle che applichiamo alle nostre biciclette e che riportano vari messaggi di sensibilizzazione all’uso della bicicletta, c’è scritto che la bici salva il pianeta. Potrebbe essere una forzatura, una provocazione, e così l’avevamo concepita qualche anno fa, cercando comunque di far capire che la bicicletta faceva bene in tutti i sensi, anche per la difesa dell’ambiente, e in ultima analisi, alla nostra Terra. Ma leggendo lo studio elaborato dall’European cyclist federation (Ecf, fondata nel 1983, è la federazione che raccoglie le associazioni nazionali dei ciclisti in Europa, tra le quali la FIAB, a cui noi siamo affiliati), il messaggio non sembra più solo una provocazione, ma un’affermazione calata nella realtà».

Infatti i risultati dello studio portano a questa considerazione: «Basta percorrere in bici cinque chilometri al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni per quanto riguarda il comparto della mobilità». L’autore dello studio Benoit Blondel, ha commentato: «Se vogliamo seriamente conseguire tali obiettivi, dobbiamo cambiare il nostro comportamento. Non si tratta di muoversi di meno ma di usare mezzi di trasporto diversi. Se i cittadini della Ue dovessero utilizzare la bicicletta tanto quanto i danesi nel corso del 2000, (una media di 2,6 km al giorno), l’Unione europea conseguirebbe più di un quarto delle riduzioni delle emissioni previste per il comparto mobilità».

Ecco quindi che la bicicletta entra di diritto tra uno dei più importanti mezzi per combattere i gas tossicii. Sembra che la Ue faccia fatica a raggiungere gli obiettivi fissati per il 2050, in materia di riduzione dei gas serra. «Il loro raggiungimento – spiegano ancora da Monzainbici – richiederà piani ambiziosi che prevedono l’allontanamento, a livello europeo, del trasporto individuale motorizzato. Mettere sui pedali un maggior numero di persone è molto più economico che mettere sulle strade flotte di auto elettriche. Tra i tanti benefici che si ottengono scegliendo la bicicletta come principale mezzo di trasporto, da oggi possiamo aggiungere, con molto orgoglio, questo fondamentale contributo, che è la riduzione dei gas serra, che tanti problemi ci stanno portando a tutti i livelli. Spesso la soluzione è così a portata di mano che neppure ce ne accorgiamo».