Monza – Partirà il prossimo 20 gennaio la sperimentazione della nuova viabilità prevista per il quartiere Libertà. L’ha annunciato l’assessore Massimiliano Romeo durante l’incontro pubblico organizzato dal Gruppo spontaneo Libertà che si è tenuto lo scorso 30 ottobre, al quale hanno partecipato anche il presidente della Commissione viabilità Rosario Adamo, il presidente della Uno, Massimiliano Longo e il coordinatore della commissione Viabilità della circoscrizione, Michele Battel.
Una serata durante la quale i cittadini hanno avuto modo di conoscere le modifiche che entreranno in vigore e che sono destinate, c’è da scommetterci, a creare disagi e polemiche. «La sperimentazione durerà trenta giorni – ha detto Romeo – e solo se otterremo i risultati sperati verranno fatti in seguito degli interventi strutturali. In caso contrario ritorneremo sui nostri passi e provvederemo a introdurre alcune modifiche».
Al centro del progetto, elaborato da una società esterna in collaborazione con l’Ufficio viabilità del Comune e presentato dall’ingegner Ivan Genovese, c’è la necessità di fluidificare il traffico sul viale, rendendo più scorrevole il transito degli oltre tremila mezzi che, è stato calcolato, passano in un’ora.
Tre i punti focali del progetto: l’uscita dei residenti dalle strade laterali che si innestano sul viale Libertà, il problema dei parcheggi che saranno ridotti dall’adeguamento di alcune vie che da senso unico verranno modificate in doppio senso (come le vie Eraclito e Archimede) e la questione dei passaggi pedonali, dal momento che verranno eliminati i semafori a chiamata.
«Per quanto riguarda i parcheggi – ha assicurato l’assessore Romeo – non ne sparirà alcuno, e saranno garantiti gli stessi posti auto. E per tutta la durata della sperimentazione saranno presenti i vigili che assicureranno il passaggio in sicurezza del viale». Un’obiezione, quella degli attraversamenti pedonali, che ha sollevato non poche perplessità dal momento che sono molti gli anziani nel quartiere, senza contare poi le cinque scuole di ogni ordine e grado presenti.
«La proposta che è stata presentata durante l’incontro pubblico è frutto di un confronto che non sempre è stato facile, con l’amministrazione e la circoscrizione – ha commentato Maurizio Resseghini, presidente del Gruppo spontaneo -. Ora vediamo come andrà il mese di sperimentazione. Sicuramente la situazione più difficile la vivranno i cittadini che abitano la zona nord del quartiere, tra le vie Negrelli, Tosi e della Guerrina. Comprendo i disagi, ma il problema della viabilità non era più rinviabile».
Sarah Valtolina