Monza/Concorezzo – Non solo la derubava sistematicamente truffandola, ma le aveva anche trasformato il garage di casa in un deposito di merce rubata. Sono di ricettazione, truffa e furto le accuse contestate a una 65enne di Concorezzo, Maria Assunta C., disoccupata, denunciata a piede libero dopo un’indagine condotta dai carabinieri della stazione di via Volturno, da tempo impegnati nella repressione dell’odioso fenomeno delle truffe ai danni degli anziani. La vicenda è ancora oggetto di accertamenti da parte dei militari della stazione. È emerso, però, che la donna, con precedenti penali per furto, era riuscita a farsi consegnare una somma di denaro consistente dalla vittima, l’ottantunenne B.C., originaria di Bergamo ma residente in zona Cederna: in tutto ben 92mila euro. Ancora poco chiari i rapporti pregressi fra le due. La 65enne però frequentava la casa della vittima, conosciuta casualmente tre anni fa al supermercato, avendone conquistato la fiducia e ottenendo così la gestione della casa e del garage. Ottantamila euro, dunque, spillati “pazientemente” negli ultimi tre anni, col pretesto di una grave malattia da curare. Soldi trattenuti dalla pensione e prelevati da un’eredità della pensionata. Gli altri 12mila, invece, “prestati” in una unica soluzione dall’anziana monzese. I primi a denunciare sono stati i nipoti dell’81enne, ai quali la vittima non aveva detto nulla di quella “amica”, molto scaltra a circuire l’anziana e a dirle di non parlare del loro rapporto ai familiari. Grande sorpresa dei militari, quando si sono trovati di fronte ad un deposito degno di un ricettatore. Da prodotti tecnologici, molto in voga soprattutto tra i giovani, presso i quali si sono conquistati importanti fette di mercato, agli accessori per signora. Lungo e dettagliato l’elenco dei pezzi sequestrati dai militari: 24 telefoni cellulari di varie marche e modelli, 11 giubbotti in pelle da motociclisti, 14 macchine fotografiche digitali, 2 videocamere, 13 binocoli, 4 borse da donna, 14 orologi da taschino, 15 consolle marca Nintendo Ds, 12 apparecchi ‘I-Pod’. Scoperta quanto meno strana, soprattutto se fatta nel garage di una pensionata ultraottantenne. Sui prodotti ritrovati a Cederna, i carabinieri hanno fatto partire nuovi accertamenti, per stabilire la provenienza degli stessi. I carabinieri sono convinti che si tratti di merce rubata o comunque oggetto di altri reati. Non è escluso, che la vicenda possa portare in breve tempo ad altri clamorosi sviluppi, in relazione alle attività della sessantacinquenne di Concorezzo denunciata a piede libero.
Federico Berni