Monza, minori rapiti in RomaniaIn Italia costretti a rubare

Monza, minori rapiti in RomaniaIn Italia costretti a rubare

Monza– Sequestravano ragazzini in Romania per portarli in Italia a rubare. I carabinieri di Monza hanno fermato tre cittadini romeni per i reati di tratta internazionale di minori e ricettazione. Si tratta di Valerian Mihalcea, 47 anni, Marius Adrian Bardasu, 40 anni e Vasile Danut Ligescu, 27 anni, tutti in Italia senza fissa dimora. Gli arresti scaturiscono dall’indagine denominata Fata, del giugno scorso, sullo sfruttamento della prostituzione effettuata dai militari di Monza coordinati dal pubblico ministero milanese Ester Nocera. Mihalcea e Ligesc sono stati bloccati allo svincolo autostradale di Monza Sant’Alessandro alla guida di un furgone con targa romena, con a bordo Sebastian, di 16 anni, e Alexandru, di 15. I due ragazzi erano stati prelevati con la forza tre giorni prima da un orfanotrofio da Galati, in Romania, e successivamente trasportati in Italia per commettere furti nei supermercati. Ad attenderli c’era Bardasu, accusato di gestire la catena organizzativa e logistica per il reclutamento e l’impiego criminale dei minori. La perquisizione nella sua casa a Cinisello ha consentito il ritrovamento e il sequestro di centinaia tra confezioni di cosmetici e bottiglie di liquori e vini pregiati, per un valore complessivo di oltre 30mila euro, telefoni cellulari e portafogli con assegni e contanti per 16mila euro. Merci e denaro sono ritenuti il bottino di alcuni giorni di “lavoro” dei minori ai danni di esercizi commerciali e dei loro clienti. Fra la merce trovata c’erano anche borse in pelle rivestite da materiale schermante per eludere i sistemi di allarme antitaccheggio. Sono ora in corso le operazioni di ricerca degli altri minori impiegati nell’attività illecita e per individuare i ricettatori che ritiravano la merce rubata. In Romania sono in corso verifiche per accertare se i responsabili del rapimento sono gli stessi che hanno trasportato in Italia i ragazzi, ora ospiti di una struttura di accoglienza. I tre fermati sono stati rinchiusi nella casa circondariale di Monza a disposizione dell’autorità giudiziaria.