Monza, Incorporeo al Binario 7Collettiva per i giovani artisti

Monza, Incorporeo al Binario 7Collettiva per i giovani artisti

Monza – L’idea del corpo come forma d’arte. È nata così “Incorporeo”, la collettiva di giovani artisti curata dal progetto OmniBus, giunta quest’anno alla sua quinta edizione, allestita negli spazi dell’Urban Center fino al 22 dicembre. Quattro i temi affrontati, legati ad altrettanti organi: cuore, cervello, polmoni e stomaco, studiati e interpretati non solo nella loro carnalità, ma «come funzione, come metafora di una parte, come elemento di una struttura, rappresentati secondo molteplici livelli di interpretazione, scomposti in frazioni non più riconducibili all’intero originale», spiega Sara Viganò, coordinatrice del progetto OmniBus Monza. Venticinque quest’anno i giovani artisti che partecipano alla mostra, dai 19 ai 35 anni, per un allestimento che conta ben cinquantaquattro opere suddivise nelle quattro sezioni.

«Sono stati i ragazzi stessi a proporre il tema di quest’anno – dice Elena Colombo, educatrice di OmniBus – e mi rendo conto che le tematiche che caratterizzano la collettiva diventano ogni anno sempre più ambiziose, introspettive e al contempo capaci di leggere la situazione culturale del Paese in chiave artistica». Nata come semplice esposizione di opere, la kermesse, grazie anche all’appoggio dell’assessorato alle Politiche giovanili, si è arricchita e trasformata nel corso degli anni, e per festeggiar il suo primo lustro si è regalata anche il suo primo catalogo, con la raccolta delle opere e le biografie di tutti gli artisti in mostra. Ma non solo. Martedì 14 dicembre, alle 21, si svolgerà proprio negli spazi della mostra una tavola rotonda alla quale saranno presenti il critico d’arte Matteo Galbiati, l’artista Nicola Magrin, il gallerista Dario Brivio, Anna Comino e Matteo Cremonesi, giovane fotografo. Una giuria di esperti chiamata a selezionare l’opera migliore tra tutte quelle esposte.

L’artista scelto avrà la possibilità di esporre i propri lavori in uno degli spazi comunali messi a disposizione per gli allestimenti. Un’occasione unica per i giovani, quasi tutti studenti universitari alle loro prime mostre, che non solo potranno ambire a ottenere uno spazio pubblico per una loro personale, ma potranno anche confrontarsi con un team di esperti del settore, pronti a dare suggerimenti, consiglio e critiche sull’operato dei giovani artisti. Una collettiva che fino a oggi ha riscosso un notevole successo di pubblico: centinaia le persone che hanno già visitato “Incorporeo” dall’inaugurazione.
Sarah Valtolina