Monza – Sperimentazioni cliniche illegali: a questo potrebbe essere servito il sangue infetto prelevato in eccedenza ad ignari pazienti del reparto infettivi dell’ospedale San Gerardo. Sono iniziati i primi interrogatori per l’inchiesta sullo scandalo che vede coinvolti una decina di indagati per peculato, falso materiale e ideologico, truffa ai danni dello Stato. Tra loro il primario del reparto Andrea Gori.
Gli interrogatori sono condotti dai pubblici ministeri della Procura di Monza Salvatore Bellomo e Caterina Trentini che stanno sentendo in questi giorni anche persone informate sui fatti. Interrogatori che proseguiranno anche la prossima settimana per concludersi con quello di Gori.
L’inchiesta è scattata dopo una denuncia presentata ai carabinieri di Seregno da parte di una persona interna al reparto: il sangue sarebbe stato ottenuto falsificando le cartelle cliniche e i consensi informati dei pazienti e quindi trasportato in provette contenute in normali borse frigo – anche da giovani ricercatori e titolari di borse di studio che operavano nello stesso reparto – nei laboratori dell’Università Statale di Milano dell’ospedale Sacco (che risulta estraneo alla vicenda) per le presunte sperimentazioni cliniche parallele.
Andrea Gori, difeso dall’avvocato Raffaele Della Valle, ha respinto ogni accusa.