MONZA – Il Comune ha speso 350 mila euro per le consulenze esterne nel corso del 2010. E’ un altro dei dati che fanno parte dei «costi della politica» che Il Cittadino ha cominciato ad analizzare nell’edizione del 15 dicembre e che tanto clamore ha suscitato nella giunta Mariani.
Gli incarichi esterni riguardano argomenti soprattutto di tipo giuridico ed urbanistico: dal “Contratto di quartiere Cantalupo”. (141mila euro la consulenza per l’attuazione dell’accordo di programma per il progetto di riqualificazione del quartiere) fino alla banda larga (30 mila euro). Dall’organo di valutazione dell’efficienza comunale (20 mila euro) fino all’aggiornamento di siti internet. Il Comune spiega che il numero di queste consulenze è stato sensibilmente ridotto con gli anni mentre l’opposizione sostiene che bisognerebbe aumentare i controlli per questioni di maggiore trasparenza.
Fanno discutere anche i costi che la politica – cioè il cittadino – sostiene per i propri dirigenti: sono 17 e costano mediamente 80 mila euro, con una punta di 191 mila euro destinati al direttore generale e di 116 mila al capo di gabinetto del sindaco.
E poi c’è sempre la questione degli amministratori, oggetto della prima parte dell’inchiesta: sindaco, assessori, consiglieri comunali e presidenti di circoscrizione vari costano alla collettività 860 mila euro. Troppi o troppo pochi? Secondo il sindaco Mariani è una cifra modesta (il suo stipendio è di oltre 5 mila euro lordi) al punto da avere organizzato una conferenza stampa per rispondere a muso duro al direttore de Il Cittadino, Giorgio Bardaglio. Nell’editoriale aveva invitato il sindaco a dare un segnale alla città in questo momento di crisi, destinando il 20 per cento dell’indennità a un’opera da portare a termine. Invito che, tuttavia, non era stato gradito, come testimoniato dal video allegato.
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