Monza e Desio: 140 pasti gratis alla settimana di McDonald’s alle persone in difficoltà

McDonald’s prosegue a Monza e Brianza il suo impegno sociale: fino a marzo grazie al Banco alimentare distribuirà 140 pasti gratuiti alla settimana a persone e famiglie in difficoltà fra la stessa Monza e Desio.
Il personale di McDonald’s e i progetti sociali
Il personale di McDonald’s e i progetti sociali

In tempi di difficoltà per tanti anche McDonald’s è solidale con chi è in difficoltà e con chi, giorno per giorno, cerca di portare aiuto – e cibo – alle persone più colpite dalla crisi. La catena di ristoranti Usa insieme alla Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald hanno deciso di donare 140 pasti caldi ogni settimana, fino a marzo, a diverse strutture grazie alla collaborazione con i volontari di Banco alimentare Lombardia.

I ristoranti di fast food McDonald’s coinvolti sono quelli di Monza in viale Lombardia e quello di Desio in via Milano all’angolo: “I team di lavoro dei ristoranti si occuperanno della preparazione dei pasti, ritirati e distribuiti dai volontari di Banco alimentare Lombardia alla cooperativa sociale Fraternità Capitanio Onlus e alla Caritas parrocchiale San Giovanni Battista di Desio” scrive la multinazionale. “L’iniziativa prevede la donazione di 100mila pasti caldi che verranno distribuiti entro la fine di marzo alle strutture di accoglienza che ospitano famiglie e persone fragili in diverse città italiane”.

Monza e Desio: 140 pasti gratis alla settimana di McDonald’s alle persone in difficoltà
McDonald’s, Banco Alimentare, Fraternità Capitanio e Caritas alleate

Non è il solo impegno sociale di McDonald’s, che tra Monza e Concorezzo “sostengono la comunità locale anche attraverso iniziative volte all’inclusione. Attraverso una consolidata sinergia con alcune cooperative sociali della zona – Il Brugo e Sir – sono stati aperti sei tirocini di inclusione sociale, che offrono a persone con disabilità opportunità lavorative esterne alle associazioni. Infine, ha aderito al progetto Sprar, dedicato ai richiedenti asilo, a cui viene offerto un tirocinio, che, per i più meritevoli, si traduce in assunzione in apprendistato”.