Monza – Il federalismo fiscale potrebbe portare decine di milioni in più a favore delle amministrazioni locali di Monza e Brianza, che rappresentano i maggiori contribuenti a livello nazionale e quindi i maggiori beneficiari del federalismo. Secondo i dati degli studi effettuati dal Cgia di Mestre e dal Copaf ( Comitato paritetico per l’attuazione del Federalismo Fiscale) risulterebbe che, solo per il capoluogo monzese, ci sarebbero 15milioni in più a disposizione grazie al federalismo. Il dibattito sull’attendibilità di questi dati, però è aperto: non tutti, infatti, sono concordi su dati, come l’assessore al Bilancio del Comune di Monza, Marco Meloro, che ritiene questi studi «incompleti».
Massimiliano Romeo, consigliere regionale della Lega Nord, invece, è ottimista in questo senso: «I nostri comuni avranno solo effetti positivi perché entreranno nei loro bilanci anche la compartecipazione all’Iva e quella sui tributi immobiliari. Sono di cifre di rilievo, come ad esempio i 38 milioni e 836 mila euro di Monza, i 13 milioni e 291 mila di Seregno, i 7 milioni e 470 mila di Vimercate e i 5 milioni di euro di Carate Brianza, tanto per fare degli esempi. Gli attuali trasferimenti dallo Stato saranno sostituiti dalla fiscalità comunale».
E continua: «E’ una vera e propria svolta, – sottolinea Romeo – i nostri soldi rimarranno finalmente sul territorio. Ciò vuol dire che i Comuni non dovranno più mendicare a Roma i finanziamenti e sostegni per l’attuazione dei progetti d’interesse collettivo. Nel complesso il federalismo municipale porterà ai Comuni una maggiore autonomia finanziaria, senza nuove tasse e tributi per la cittadinanza».
Marco Meloro non la vede nello stesso modo: «In questi dati non viene considerato il fondo perequativo che dovrà, almeno nella fase iniziale, interverrà per riequilibrare i trasferimenti a favore delle zone che saranno danneggiate dal federalismo, fare questi conteggi ora è errato in quanto il fondo perequativo sconvolgerà questi dati e i soldi che resteranno a disposizione delle amministrazioni saranno molto inferiori». E conclude: «In sostanza secondo il mio parere questo tipo di studi è incompleto e fuorviante, mi dispiace per l’amico Massimiliano Romeo, che stimo, ma credo che i risultati reali non saranno quelli che ha indicato».
Andrea Trentini