Monza – Un parterre di quelli d’eccezione mercoledì mattina al tribunale di Monza al processo che vede imputati l’ex assessore regionale Massimo Ponzoni e la sua «squadra» per un’ipotesi di corruzione. Nell’ordine al banco dei testimoni sono sfilati tra gli altri Giuseppe Spata, già direttore generale della azienda ospedaliera San Gerardo, i presidenti delle Province di Milano e Monza, Guido Podestà e Dario Allevi.
Spata è stato sentito in merito ad un incarico di consulenza affidato all’ex assessore provinciale Antonino Brambilla in veste di avvocato nell’ambito della alienazione del vecchio ospedale San Gerardo, una dismissione con base d’asta di 50 milioni di euro: «L’ho visto una, due volte – ha detto Spata riferendosi a Brambilla – La pratica relativa al suo incarico è arrivata al mio tavolo dallo staff tecnico dell’azienda».
Podestà ha invece risposto alle domande dell’avvocato difensore di Massimo Ponzoni in merito al suo ruolo nella composizione della giunta provinciale monzese, nel 2009. «Deleghe affidate come sempre in base alla idoneità delle persone» ha detto il presidente di Palazzo Isimbardi riferendosi in particolare a Brambilla. «Gli altri – ha detto – non li conosco».
Più o meno dello stesso tenore anche le risposte fornite sull’argomento da Dario Allevi, il quale ha detto solo di essersi impuntato – con successo – sul nome dell’ex sindaco di Giussano Franco Riva: «Perchè proveniva da una giunta comunale di centrosinistra».
Risposte che, nell’intento delle difese di Ponzoni e della sua «squadra» vorrebbero dimostrare che dietro alla composizione della giunta provinciale non c’è stata alcuna contropartita rispetto al cambio di destinazione d’uso di alcune aree a Desio e Giussano.
Roberto Magnani