Mezzago: mezzo secolo di sagra L’asparago rosa compie dieci anni

Mezzago: mezzo secolo di sagra L’asparago rosa compie dieci anni

Mezzago – È un doppio compleanno che l’asparago rosa festeggia nel 2010: dieci anni fa nasceva la cooperativa, prendevano il volo le iniziative dirette alla riscoperta dell’antica tradizione dell’asparago, fino all’istituzione della DeCo, cinquant’anni fa, la prima edizione della sagra. «La valutazione sugli sforzi compiuti nell’ultimo decennio è più che positiva – commenta il sindaco di Mezzago Antonio Colombo – siamo partiti da una situazione di quasi scomparsa e oggi siamo in grado di soddisfare pienamente il mercato locale e a sostenere la sagra e tutte le manifestazioni del “Maggio”. Riusciamo persino ad arrivare in tutta la provincia attraverso la grande distribuzione». Lo scorso anno quasi l’80 percento della produzione è finito nei reparti ortofrutta di tre o quattro catene di supermercati. Intanto, sul territorio, altre aziende hanno accettato la sfida dell’asparago.

«L’esempio della cooperativa – spiega Colombo – ha fatto da volano; sono nate altre tre piccole attività, perlopiù gestite da giovani». Grazie a iniziative di promozione, il nome di Mezzago torna a essere noto fuori dai confini del vimercatese: «Negli ultimi anni abbiamo ricevuto visite e richieste da tutta Italia – conferma Giovanni Vitali, presidente della Caam – da Napoli, dal lago di Garda, dal Piemonte, più che altro per l’acquisto, anche se qualcuno era interessato ai metodi per la coltivazione». E poi, la sagra. «Senza dubbio ha contribuito al rilancio dell’asparago – afferma il sindaco – grazie a tutte le iniziative e alle grandi manifestazioni che il “Maggio mezzaghese” propone».

Prima edizione nel 1960, è una tradizione che non è mai venuta meno neanche quando il rosa dei turioni era quasi scomparso dai campi. Una grande festa, a cui partecipano tutte le associazioni cittadini, una lunga rassegna che abbraccia grandi manifestazioni ormai consolidate. Come “Dalla terra alla padella” o il concorso letterario. Oppure il più giovane “Artifestival”, concatenazioni di poeti, musicisti e attori per le vie di Mezzago (domenica 9 maggio) e ancora lo “Spaventamaggio” che da dodici anni trasforma il centro in una grande fiera del divertimento e dello spettacolo: note, risate, colori, giochi dalle 9 alle 23, domenica 16 maggio.

Durante la sagra il sinonimo di asparago è ristorante, quello di palazzo Archinti, dove da cinquant’anni i volontari (sono circa una novantina) preparano e servono piatti della tradizione brianzola e specialità a base dell’ortaggio mezzaghese, con grande attenzione alla certificazione biologica di tutti i prodotti usati. Una grande eco-festa, con un regolamento per limitarne al massimo l’impatto sull’ambiente. «Perché per divertirsi non occorre inquinare», recita lo slogan lanciato da amministrazione e accolto da Pro loco. Lo scopo è fare il possibile per produrre meno rifiuti, aumentando la differenziata, evitare materiali di difficile smaltimento o non rinnovabili. Il tutto si traduce nell’uso di stoviglie lavabili o in alternativa biodegradabili, detersivi biologici, imballaggi all’essenziale e una buona campagna informativa per gli ospiti della sagra.
Letizia Rossi