Manuale della Protezione civilecontro le esondazioni a Monza

Che cosa fare nel caso il Lambro tracimasse dagli argini. Una domanda alla quale l'associazione risponde con un vademecum pieno di consigli utili per evitare allarmismi
Manuale della Protezione civilecontro le esondazioni a Monza

MONZA – Che cosa fare in caso di esondazione del Lambro. La Protezione civile ha preparato un apposito volumetto che sarà in distribuzione con l’informatore comunale “Tua Monza”. In sedici pagine si cerca di dare una risposta alla domanda: <Cosa fare quando il fiume Lambro esonda>. Quesito tutt’altro che teorico se si pensa alle devastanti esondazioni degli anni scorsi (l’ultima nel 2002) e che si potrebbero verificare anche in futuro. Tanti gli accorgimento, a cominciare prevenzione: sul territorio, da attuare attraverso studi idrogeologici (con ricadute sulle scelte edificatorie); e dotandosi di uno strumento locale di protezione civile, che a Monza ha visto nascere prima un apposito ufficio comunale (1998) e quindi il corpo dei volontari (2004).
Tuttavia l’intera popolazione è chiamata a tenere dei comportamenti corretti in caso di alluvione, soprattutto evitando di porsi in situazioni di rischio. Primo, l’informazione. Molti i canali impiegati allo scopo di far sapere ai cittadini qual è la situazione, oltre a quelli forniti dai mass media: i siti internet del Comune e della Regione, i social network (rivelatisi utili anche in occasione del disastro a Genova), gli sms e poi, quando la situazione diventa critica, il porta a porta e gli avvisi con altoparlanti.
Poi, mentre la struttura della Protezione civile si mette in moto per garantire la sicurezza e prestare soccorso, tocca anche ai cittadini darsi da fare, visto che le forze pubbliche sono impegnate in attività il cui scopo primario è quello di difendere l’incolumità della popolazione tutta.
In allegato il vademecum della Protezione civile in formato Pdf