Ma Coldiretti contesta e accusa:flop, solo 5% dei trattori previsti

Ma Coldiretti contesta e accusa:flop, solo 5% dei trattori previsti

Arcore – La manifestazione organizzata da Confagricoltura e Cia contro il decreto del ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, sulla distribuzione delle quote latte è stata «un flop: tanta demagogia e poca partecipazione». Questo è il commento di Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Brescia.

«Tanta demagogia – spiega Prandini – perché hanno fatto una manifestazione per regolare i conti interni a Confagricoltura e per le appartenenze politiche di Cia, più che per le aspettative degli agricoltori. Che però hanno ben capito qual è la vera posta in gioco e hanno disertato la manifestazione di Arcore».

Poca partecipazione, sottolinea Prandini, perché «i dati istituzionali dicono che solo il 5% dei 10.000 trattori annunciati dal presidente di Confagricoltura Lombardia, si sono messi in moto questa mattina per Arcore. Si vede che non ci hanno creduto neppure i loro soci, nonostante i massicci investimenti pubblicitari di Confagricoltura sul lancio della trattorata e nonostante il pressing che hanno fatto anche sui soci di Coldiretti, senza alcun risultato».

La quasi totalità dei produttori, continua, «ha capito bene che c’è qualcuno che vuole solo il caos. E il caos sulle quote latte fa solo il gioco di chi tra latte in nero, latte irregolare, latte e cagliate importate, distrugge il nostro sano latte italiano e fa chiudere le stalle. Per far rimanere tutto nel torbido la strada è sempre la stessa: istigare, incitare, stimolare in maniera che la confusione vada oltre il merito, insomma, strillare che tutto sia cambiato per non cambiare niente».

«Rappresentiamo da soli – rileva Prandini – oltre il 60% degli allevamenti da latte in Italia e ci sentiamo addosso tutta la responsabilità di agire con serietà e coerenza per risolvere concretamente i problemi della nostra gente. Non ci appartiene la demagogia di chi pensa di far sfogare i produttori di latte portandoli a tre chilometri dalla villa di Berlusconi e riportandoli a casa più arrabbiati di prima e senza nulla di concreto in tasca». La Coldiretti è invece «impegnata per garantire trasparenza, legalità e giustizia. In Commissione Agricoltura del Senato sono state già approvate importanti modifiche al decreto sulle quote latte che noi continueremo a sostenere e migliorare nell’iter parlamentare».