L’ultimo scritto di don Silvanosul mensile della diocesi di Milano

Pubblichiamo l’ultimo scritto di don Silvano Caccia, uscito sul numero di marzo de "Il Segno", mensile della diocesi di Milano, in distribuzione proprio in questi giorni, nell’inserto sul "Lezionario" ambrosiano, dedicato alla famiglia.

Da “Il Segno” – Marzo 2009

Lezionario in famiglia

Nessun altro momento dell’anno liturgico come questo tocca il centro della nostra salvezza È richiesta quindi una particolare attenzione a cominciare dal tempo che la Chiesa ci chiede di riservare per partecipare alla celebrazione di questa festa.
I momenti liturgici, scanditi dalla settimana Santa, soprattutto nel Triduo pasquale, portano con sè la capacità di coinvolgere nell’esperienza del mistero della salvezza di Gesù.
Dall’accoglienza nella Domenica delle Palme, alla memoria dell’Ultima Cena, alla celebrazione della morte fino all’annuncio della risurrezione, nella lettura continua del Vangelo di Matteo, sono occasioni preziose per gli adulti per educare ad una relazione "affettiva" verso Gesù, esprimendo con le parole e i gesti propri della liturgia la propria fede in Lui.
Da questa forte esperienza della Pasqua potrebbe anche essere ricavata l’importanza della domenica e del conseguente impegno alla presenza all’eucaristia settimanale.
La famiglia nel tempo fa memoria dei momenti e delle situazioni che hanno segnato la sua storia. In riferimento alla fede non può dimenticare il momento del battesimo che per ciascuno è avvenuto in circostanze particolari. Però la solennità della Pasqua riporta i ricordi di tutti nel centro che è Gesù e nel battesimo vissuto, uniti alla sua morte e risurrezione.
Per tutti la rinnovazione delle promesse battesimali costituisce il momento per riesprimere la gioia di essere cristiani e di impegnarsi e testimoniare nella vita la fede in Gesù.
Da ultimo, ancora la famiglia ci ricorda l’attenzione ai nomi e ai volti, ai cammini personali. Anche il cammino della fede in Gesù risorto prende il volto di ciascuno: Maria di Magdala e Pietro e Giovanni, Tommaso e i due di Emmaus … e Gesù prende il passo di ciascuno per portarlo a "non essere più incredulo ma credente".
I vangeli di queste Domeniche testimoniano la grande pazienza e cura di Gesù per l’educazione della fede dei discepoli. I genitori potrebbero rileggerli anche in riferimento al loro compito educativo e trovare orientamento per quella trasmissione della fede che è frutto non unicamente degli sforzi umani ma dell’azione dello Spirito che Gesù risorto dona a tutti i suoi discepoli perché nel mondo diffondano il suo Vangelo.
Silvano Caccia