Lo sponsor scappa con la cassaTruffa e beffa al Volley Cavenago

Gli hanno consegnato i cordoni della loro borsa. Alla fine i dirigenti del Volley Cavenago hanno masticato amaro: quel loro amico tornato dalla Toscano, divenuto tesoriere e sponsor della squadra di pallavolo, è scappato con tutti i soldi.
Lo sponsor scappa con la cassaTruffa e beffa al Volley Cavenago

Cavenago Brianza – Forse verrà ribattezzato il “Bernard Madoff di Cavenago Brianza”: doveva essere lo sponsor principale della squadra di pallavolo, in realtà si è portato via la cassa inventandosi dal nulla addirittura una banca. All’anagrafe l’artefice di questo stratagemma si chiama Marcello Orsini. Da tempo vive in Toscana con la madre, ma qualche mese fa aveva fatto ritorno nel paese che lo ha visto crescere, Cavenago Brianza.

È tornato dai suoi vecchi amici, quelli che oggi fanno parte dell’associazione Volley Cavenago. È tornato da loro in qualità di rappresentante di due grandi sponsor la 1Bank e la Globalmarmi, rispettivamente una banca privata e un’azienda operativa nel mondo dell’estrazione e della commercializzazione dei marmi. Peccato però che né l’una, né l’altra azienda siano mai esistite. Almeno non nella forma da lui presentata: «Eravamo amici fin dai tempi della nostra adolescenza – ha detto Alessia Erba, attuale presidente del Volley Cavenago – per questo ci siamo fidati: pensavamo di avere un conto nella sua banca e pensavamo di potervi versare lì i nostri soldi».

Invece, non c’era nessuna banca e i soldi finivano direttamente nelle tasche di Orsini: «Davamo i soldi a Marcello e lui ci dava delle false ricevute – ha aggiunto la Erba – non abbiamo sospettato nulla fino a che i fornitori non sono venuti da noi a chiederci i soldi». Infatti la Volley Cavenago, da una parte, aveva ‘depositato’ i propri fondi su conti inesistenti, ma dall’altra aveva firmato un contratto di sponsorizzazione con la galassia-Orsini per 18mila euro: «Alla fine ci siamo ritrovati con un pugno di mosche in mano – ha spiegato la Erba – perché Orsini è scappato con i soldi e il contratto di sponsorizzazione era carta straccia: chi ci ha fornito le magliette da lui è mai stato pagato». In totale la Volley Cavenago ha dato a Orsini circa 3mila e 500 euro, ovvero la somma raccolta da altri marchi che realmente avevano deciso di sostenere la squadra di pallavolo.

Mangiata la foglia i membri del Volley Cavenago si sono rivolti alle istituzioni: «Abbiamo fatto un esposto alla polizia – ha dichiarato la presidentessa – e sono emerse altre irregolarità: il contratto di sponsorizzazione, per esempio, era stato firmato utilizzando il nome e la firma digitale di un alto dirigente della Banca Intesa. La 1Bank poi, non è mai risultata essere iscritta ai registri dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana».

A tutto questo poi si aggiunge un’altra chicca: un poker di beneficenza. «Nel periodo di attività ‘cavenaghese’ – ha rivelato la stessa Erba – Orsini aveva organizzato in una grande Villa di Mapello un torneo di poker: ad ogni tavolo sono stati raccolti mille euro. Euro che però non sono mai arrivati ad alcun ente benefico. Nei giorni successivi Orsini ha anche tentato di comprare quella stessa villa con un bonifico da 1milione di euro. Falso». Pare che sul caso si stia mobilitando anche Striscia la notizia.
Lorenzo Merignati